Nuovo raid di Israele in Siria, a Damasco. Bombardata un’area vicina al palazzo presidenziale. “Questo è un messaggio chiaro al regime siriano. Non permetteremo alle truppe siriane di spostarsi a sud di Damasco o di rappresentare una minaccia per la comunità drusa”, ha affermato in una nota il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. Nei giorni scorsi decine di persone sono state uccise in scontri a sud di Damasco nelle aree a maggioranza drusa, minoranza religiosa musulmana. Secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani (SOHR), almeno 102 persone sono state uccise nell’ultima settimana nel sobborgo di Jaramana, a maggioranza drusa, di Ashrafiyat Sahnaya, città nella periferia meridionale di Damasco, e nella provincia meridionale di Suweida, a maggioranza drusa. Il leader spirituale dei drusi, lo sceicco Hikmat al-Hijri, ha condannato la violenza definendola una “ingiustificabile campagna genocida” contro la sua comunità e ha chiesto l’intervento delle “forze internazionali per mantenere la pace”.