Martedì, il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che Israele ha accettato le “condizioni necessarie” per un cessate il fuoco di 60 giorni a Gaza. Nelle ultime ore è arrivata anche la risposta di Hamas, che dice sia “positiva”: non ha detto se accetterà i termini della proposta, ma che è “seriamente pronto ad avviare immediatamente un ciclo di negoziati”.
Una fonte coinvolta nella mediazione ha dichiarato al Times of Israel che la risposta del gruppo terroristico include tre riserve su questioni fondamentali, lasciando notevoli ostacoli da superare. Secondo quanto riportato invece dal quotidiano qatariota Al-Araby, Hamas ha accettato tutti gli elementi chiave, ma ha richiesto lievi modifiche alla formulazione del documento.
Secondo quanto riporta il giornale israeliano Haaretz, la bozza presentata ad Hamas prevede il rilascio di dieci ostaggi in due fasi, in cambio di un cessate il fuoco di 60 giorni e del rilascio dei prigionieri palestinesi. Otto ostaggi ancora vivi saranno liberati il primo giorno del cessate il fuoco e altri due il cinquantesimo giorno. Secondo il documento, cinque corpi di ostaggi saranno restituiti il settimo giorno, altri cinque il trentesimo giorno e gli ultimi otto il sessantesimo giorno. Cinquanta sarebbero gli ostaggi sono ancora detenuti a Gaza, di cui si ritiene che almeno 20 siano ancora vivi.
Secondo quanto riferito da un funzionario palestinese alla Bbc, la proposta di cessate il fuoco prevede anche che sufficienti quantità di aiuti umanitari entreranno immediatamente a Gaza con il coinvolgimento delle Nazioni Unite e del Comitato Internazionale della Croce Rossa. L’alto funzionario palestinese citato dalla Bbc ha affermato che Hamas chiede che gli aiuti vengano distribuiti esclusivamente dall’Onu e dai suoi partner e che si interrompa la distribuzione gestita dalla Gaza Humanitarian Foundation (GHF), voluta da Israele e Stati Uniti.
Un altro aspetto chiave ai fini di un accordo riguarderebbe il ritiro delle truppe israeliane. Si ritiene che la proposta statunitense includa ritiri graduali da alcune zone della Striscia. Secondo la fonte della Bbc, Hamas insiste invece affinché le truppe tornassero alle posizioni che occupavano prima del crollo dell’ultimo cessate il fuoco a marzo scorso, quando Israele ha ripreso l’offensiva.
Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato che è positivo che Hamas abbia risposto con “spirito positivo” alla proposta di cessate il fuoco di Gaza mediata dagli Stati Uniti e ha dichiarato ai giornalisti a bordo dell’Air Force One che si potrebbe raggiungere un accordo entro la prossima settimana.