L’ospedale Nasser ha dichiarato che 24 persone sono state uccise nei pressi di un sito di distribuzione di aiuti a Khan Younis, nel sud di Gaza. I palestinesi che erano sul posto hanno dichiarato che sabato le truppe israeliane hanno aperto il fuoco mentre la gente cercava di procurarsi del cibo. Le Forze di Difesa Israeliane invece dicono che non è stato ferito nessuno dagli spari. Ad ogni modo, si tratta di vittime che vanno ad aggiungersi alle centinaia stimate dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite, uccise mentre aspettavano di ricevere gli aiuti.
“Da quando la Gaza Humanitarian Foundation ha iniziato ad operare a Gaza, il 27 maggio, l’agenzia delle Nazioni Unite per i diritti umani ha registrato che più di 634 palestinesi sono stati uccisi nelle vicinanze dei siti gestiti da essa, almeno fino al 10 luglio”, ha affermato l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani in un rapporto pubblicato venerdì 11 luglio.
Palestinians in #Gaza continue to be killed in hundreds against looming threat of forcible transfer outside Gaza: Israeli military has continued intense attacks on tents of Palestinians who fled their homes, many multiple times, killing and injuring them.https://t.co/x5eUahy3gr
— UN Human Rights Palestine (@OHCHR_Palestine) July 11, 2025
La Gaza Humanitarian Foundation si occupa di distribuire gli aiuti umanitari a Gaza dalla fine dello scorso maggio. Nonostante l’allentamento del blocco totale – che era stato imposto da marzo (per circa due mesi) – attraverso l’affidamento della consegna degli aiuti a questa organizzazione voluta da Israele e Stati Uniti, a Gaza comunque permangono gravi carenze di cibo, nonché di medicinali e carburante. Secondo l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, Unrwa, ci sono migliaia di bambini malnutriti in tutto il territorio e ogni giorno vengono rilevati nuovi casi.
This UNRWA clinic in #Gaza has seen an increase in the number of malnutrition cases since March, when the siege imposed by the Government of Israel started.
UNRWA hasn’t been allowed to bring in any humanitarian aid since.
Despite a critical shortage in supplies essential for… pic.twitter.com/8C0Kf7THG7
— UNRWA (@UNRWA) July 13, 2025
E alla malnutrizione si aggiungono le uccisioni di palestinesi che di cibo ne cercano, e in attesa finiscono ammazzati. “Siamo preoccupati per i metodi operativi scadenti adottati dalla Gaza Humanitarian Foundation, compresa la consegna di cibo presso i siti senza annunci, operando con orari di apertura molto brevi – qualche volta solo per 3, 4 minuti e nel mezzo della notte – e con chiusure irregolari per giorni certe volte, hanno alimentato ulteriore instabilità. In questo contesto, i siti di distribuzione degli aiuti sembrano continuare ad attirare palestinesi disperati, anche se non ci sono consegne”, scrive l’Alto commissariato delle Nazioni Unite nel rapporto pubblicato venerdì.
A GHF security personnel fires tear gas directly at Palestinians who were receiving aid at an aid center in Rafah, southern Gaza. pic.twitter.com/7iHLuOQKZC
— Eye on Palestine (@EyeonPalestine) July 12, 2025