Il ministero della Difesa e un edificio nell’area del palazzo presidenziale sono stati colpiti in un bombardamento israeliano a Damasco, la capitale della Siria. Almeno una persona sarebbe morta, in base a quanto riferito dal ministero della Salute siriano.

“Stiamo lavorando per salvare i nostri fratelli drusi e per eliminare le bande del regime”, ha affermato Benjamin Netanyahu in un post sui social. “La situazione a Suwayda, la situazione nella Siria sudoccidentale, è molto grave”, afferma.

“Le Idf continueranno a operare energicamente a Suwayda per annientare le forze che hanno attaccato i drusi fino al loro completo ritiro”, ha detto il ministro della Difesa di Israele, Israel Katz, che sui social, condividendo il video di una presentatrice che in diretta scappa da uno studio televisivo durante il bombardamento, ha affermato: “Sono cominciati i colpi dolorosi”.

Gli attacchi a Damasco seguono gli quelli degli ultimi giorni nella regione di Al Suwayda, nel sud-ovest della Siria, tra milizie druse e combattenti beduini sunniti. Il governo siriano ha condannato il comportamento di Israele nella zona, lo ha definito “criminale e illegale”. In una dichiarazione, la presidenza siriana ha definito gli attuali combattimenti tra le milizie druse e le tribù beduine inaccettabili in qualsiasi circostanza e in contraddizione con i loro principi.

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