Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si riunisce per votare su una risoluzione per il cessate il fuoco a Gaza, ma la bozza di testo viene bocciata per il voto contrario degli Stati Uniti. Sono 15 i Paesi membri del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, 14 hanno votato a favore, tranne gli Stati Uniti, e quando un membro permanente del Consiglio esprime voto contrario il testo non può essere adottato. La risoluzione proposta, presentata dal rappresentante della Slovenia a nome dei 10 membri eletti del Consiglio, chiedeva il cessate il fuoco, il rilascio di tutti gli ostaggi e la revoca di tutte le restrizioni all’ingresso degli aiuti umanitari a Gaza.

“Qualsiasi prodotto che minacci la sicurezza del nostro stretto alleato Israele è un fallimento”, ha detto la rappresentante degli Stati Uniti prima del voto nel comunicare  l’opposizione alla bozza. Ha parlato di testo “inaccettabile per ciò che dice, per ciò che non dice e per il modo in cui è stato presentato”. Ha poi affermato che non si può permettere al Consiglio di “premiare Hamas”, e che il testo “crea una falsa equivalenza” tra Hamas e Israele. Inoltre, secondo gli Stati Uniti, il cessate il fuoco permanente previsto dal testo lascerebbe Hamas in una posizione tale da poter compiere attacchi futuri. La rappresentante Usa ha anche affermato che la bozza non riconosce le disastrose carenze dei precedenti metodi di distribuzione degli aiuti, che hanno permesso ad Hamas di arricchirsi a spese dei palestinesi. Non è la prima volta che gli Stati Uniti si oppongono a risoluzioni simili: dal 7 ottobre 2023, dall’attacco di Hamas che ha aperto le porte alla guerra di Israele, sarebbe già la quinta volta.

Dopo il voto è arrivata la risposta del rappresentante della Slovenia: la bozza di risoluzione aveva un solo obiettivo, “umanitario” – ha osservato – poiché i briefing al Consiglio su questo tema sono diventati sempre più angoscianti, “Solo cenere e dolore” ha detto. Ha poi ricordato che affamare i civili e infliggere immense sofferenze è contrario al diritto internazionale, oltre che disumano e non giustificato da alcun obiettivo bellico. “Avevamo sperato – e ci aspettavamo – che questa fosse la nostra intesa comune”, ha affermato. E invece emerge che intesa comune non c’è, e il voto contrario degli Stati Uniti non fa altro che ribadire il sostegno dell’amministrazione di Donald Trump a Israele, in un momento in cui in Occidente sempre più governi hanno iniziato a prendere posizione contro il massacro che Israele sta compiendo nei territori palestinesi.

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