Mentre l’attenzione del mondo si è spostata sulla guerra tra Israele e Iran, a Gaza le forze di difesa israeliane continuano a uccidere i civili che si mettono in fila per accaparrarsi gli aiuti distribuiti dalla Gaza Humanitarian Foundation, la fondazione sostenuta da Israele e Stati Uniti. Secondo quanto riporta Al Jazeera, oggi sono state uccise 29 persone mentre attendevano i camion degli aiuti, all’indomani di un’ altra aggressione, vicino al Corridoio Netzarim, nel centro di Gaza, quando oltre 100 persone sarebbero rimaste ferite.
Martedì si è registrato quello che è stato definito il peggiore attacco fino ad oggi contro le persone accalcate in attesa degli aiuti: oltre 50 palestinesi sono stati uccisi nel tentativo di raccogliere un po’ di cibo per sfamarsi e più di 200 sono rimaste ferite a ridosso di un centro di distribuzione di aiuti a Khan Younis, nel sud di Gaza.
The moment Israel bombed the Palestinians in Khanyounis who were waiting for the aid. pic.twitter.com/jeGXNMFXAc
— TIMES OF GAZA (@Timesofgaza) June 17, 2025
I militari israeliani avrebbero attaccato più volte la folla, prima aprendo il fuoco, poi bombardando. Il portavoce della protezione civile della Striscia, Mahmud Bassal, ha dichiarato all’Afp che “i droni hanno aperto il fuoco sulle persone. Pochi minuti dopo, i carri armati israeliani hanno sparato diversi colpi”. All’ospedale Nasser sarebbero arrivati oltre trecento palestinesi, tra morti e feriti.
L’uccisione di massa di persone in attesa di ricevere gli aiuti è ormai all’ordine del giorno, i palestinesi vengono ammazzati tra la polvere e il caos nel tentativo disperato di procurarsi qualcosa da mangiare nel lasso di tempo limitato che gli viene concesso. Così vengono fatti fuori, sotto gli occhi di un mondo che in silenzio continua a permetterlo.