Due multe per aver attraversato una zona a traffico limitato a Napoli. Ma Monica ha il contrassegno per auto riservato agli invalidi, quello che le è stato rilasciato per la disabilità accertata nel 2018 e che dice di aver comunicato circa un anno fa al Comune di Napoli.

Da diversi anni Monica per questioni di salute è costretta a muoversi più frequentemente tra il comune di Brusciano, in cui vive, e quello di Napoli. Spesso per raggiungere l’ospedale dove segue le sue terapie.

Dopo il passaggio nei giorni scorsi dal varco di via Pellegrini, a casa le sono state recapitate due buste verdi con multe da circa 72 euro, per aver circolato dove le è consentito in virtù del pass che le è stato rilasciato. L’importo aumenterà a 97 euro se non pagherà entro 5 giorni.

“In 5 giorni non ce la farò mai – afferma -, perché non si riesce a parlare con nessuno. E, anche se dovessi riuscirci, nel momento in cui vengono annullate le multe, bisogna comunque pagare 30 euro, per le spese che loro hanno sostenuto per inviare il verbale”. Quindi, scocciature e disagi. Monica potrà presentare ricorso, e probabilmente le multe le verranno annullate, ma nel frattempo dovrà spendere energie, tempo e denaro per aver esercitato un suo diritto.

“L’assurdo – dice – è che gli uffici non sono aperti tutti i giorni. Mercoledì era chiuso. Poi per accedere bisogna prenotare, ma è impossibile perché al telefono nessuno risponde, quindi per forza bisogna recarsi lì”. Secondo quanto racconta, il marito si è recato ieri presso gli uffici comunali di Calata Capodichino, ma non è riuscito a parlare con nessuno per la fila di persone in attesa dalle 8 del mattino. E oggi gli uffici sono chiusi, potrà riprovare solo martedì. “Addirittura – racconta – in coda ieri c’erano persone che dicevano di aver attraversato il varco della ztl con la scritta ‘non attivo’ sulla tabella ed erano state multate. Poi c’erano altri nella mia stessa condizione, multati nonostante il contrassegno”.

Monica ormai ha una certa esperienza. Non sono le prime multe che riceve da quando le è stato rilasciato il pass per invalidi. “La prima volta – rivela – dal Comune di Napoli, quindi mio marito è andato lì, ha dovuto presentare anche a loro tutti i documenti e l’hanno inserito nel terminale del Comune di Napoli. Poi mi è arrivata un’altra multa dal Comune di Pomigliano e quella ho dovuto pagarla per intero, perché non c’è stato verso di annullarla: loro sostenevano che fossi io in dovere di comunicare al comune di Pomigliano”.

Si tratta di multe ricevute quando la legge stabiliva che per beneficiare delle agevolazioni concesse dal contrassegno era dovere del disabile comunicare il passaggio in comuni diversi da quello dove era stato rilasciato. Col Decreto semplificazioni di luglio scorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a settembre, si è stabilita la validità del pass sull’intero territorio nazionale.

“Oltre ad essere stanca – afferma Monica -, è proprio il senso di ingiustizia che si vive. Ti senti impotente. Hai un diritto che ti viene negato e te lo fanno pure pagare, e non c’è modo di protestare, perché un ricorso l’ho perso e ho dovuto pagare, un’altra richiesta l’ho persa e ho dovuto pagare. E se ti annullano la multa, comunque bisogna pagare le spese, per un errore che commettono loro. Io non so una persona che si trova in condizioni peggiori delle mie, perché magari è sola o più anziana, come si deve districare tra tutte queste problematiche. La maggior parte alla fine si arrende e paga, proprio per evitare di affrontare tutte queste rogne”.

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