Da mesi si susseguono decreti e ordinanze che impongono restrizioni dirette a contenere il contagio da Covid-19. La velocità con cui cambiano le regole e la sovrapposizione tra limitazioni stabilite a livello regionale e nazionale creano spesso confusione. Per fare chiarezza nei meandri delle misure anti-Covid, quattro giovani professionisti hanno unito forze e competenze per creare Covidzone, un sito web che in modo veloce e intuitivo permette di fare chiarezza sulle misure restrittive in vigore in ogni regione italiana. Restrizioni a portata di click, insomma. Per rispondere in modo semplice e intuitivo all’esigenza di chi si sente sempre più perso nel caos dei divieti.

Come funziona Covidzone

Asusual lab è il nome della community che ha dato vita in brevissimo tempo a Covidzone. Collegandosi al sito internet covidzone.info è possibile conoscere in tempo reale il colore di ogni regione (in base alle ordinanze ministeriali e regionali vigenti) e le misure restrittive anti-Covid previste per ognuna.

“Asusual Lab è una giovanissima community di ingegneri del software che nasce due mesi fa in video-call davanti ad una pizza ed un calice di vino. Sentivamo forte il bisogno di sfruttare positivamente il nostro tempo libero, sperimentando nuove tecnologie e dando libero spazio alle nostre idee, ed è con questo spirito che abbiamo realizzato Covidzone”, racconta uno dei fondatori, Francesca Giannino, 34 anni, software engineer.

I creatori dell’app

Ideatori e sviluppatori del progetto, insieme a Francesca Giannino, anche Giammarco Vergara, 34 anni, Reda Aissaoui, 27 anni, entrambi ingegneri del software, e Adriano De Marino, 29 anni, studente di dottorato in Computer Science.

“In un momento complesso come quello che stiamo vivendo – afferma Giannino -, volevamo trovare una soluzione semplice ad un problema condiviso. Abbiamo quindi pensato a Covidzone come punto di riferimento per recuperare facilmente le informazioni principali relative alle restrizioni Covid, e sin dai primissimi sviluppi ci siamo resi conto che stavamo in realtà rappresentando in pieno un’esigenza avvertita da molti. Il senso di comunità e la voglia di renderci utili nell’ambito delle nostre competenze hanno poi fatto il resto. Tutto ciò è stato per noi un carburante fondamentale in questi giorni in cui la nostra priorità rimane quella di renderci utili al Paese in cui viviamo”.

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