Il Presidente Sergio Mattarella con Giuseppe de Vergottini, Presidente di FederEsuli, in occasione della Celebrazione del Giorno del Ricordo delle Foibe e dell’Esodo Giuliano-Dalmata. Fonte foto: quirinale.it

Ogni anno dal 2005 il 10 febbraio si celebra il “Giorno del Ricordo” in memoria delle vittime dei massacri delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata.

A partire dalla fine della seconda guerra mondiale e all’inizio del secondo dopoguerra gli italiani della Venezia Giulia e della Dalmazia furono perseguitati, torturati e uccisi, dai partigiani jugoslavi guidati da Tito.

I corpi delle vittime venivano gettati nelle foibe, conche carsiche usate come fosse comuni. Quell’eccidio determinò l’esodo giuliano-dalmata: gli italiani emigrarono da quei territori che nel 1945 Tito andò a occupare, riuscendo a invadere l’Istria e Trieste. Non è mai stato stimato con precisione il numero delle vittime, che furono migliaia.

A Montecitorio si è svolta oggi la cerimonia commemorativa. “Le sofferenze, i lutti, lo sradicamento, l’esodo a cui furono costrette decine di migliaia di famiglie nelle aree del confine orientale, dell’Istria, di Fiume, delle coste dalmate sono iscritti con segno indelebile nella storia della tragedia della Seconda Guerra Mondiale e delle sue conseguenze“, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel rinnovare la solidarietà alle vittime, ai familiari, ai sopravvissuti.

I crimini contro l’umanità scatenati in quel conflitto non si esaurirono con la liberazione dal nazifascismo, ma proseguirono nella persecuzione e nelle violenze, perpetrate da un altro regime autoritario, quello comunista“, ha poi dichiarato il Capo dello Stato, riconoscendo il prezioso contributo delle associazioni degli esuli per riportare alla luce vicende storiche oscurate o dimenticate, “e contribuire così a quella ricostruzione della memoria che resta condizione per affermare pienamente i valori di libertà, democrazia, pace”.

Nel corso della cerimonia hanno preso la parola il Presidente della Camera, Roberto Fico, il Presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, e il Presidente di FederEsuli, Giuseppe de Vergottini.

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