Da lunedì tutta l’Italia sarà in zona bianca. Nell’ultima settimana solo una regione era in un’area dal colore differente – la Valle d’Aosta – che era in zona gialla. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha sottoscritto un’ordinanza che decreta anche il suo passaggio in bianco.

“Con l’ordinanza che ho firmato – ha detto il ministro Speranza – tutta l’Italia sarà in zona bianca a partire da lunedì. É un risultato incoraggiante, ma servono ancora cautela e prudenza, soprattutto alla luce delle nuove varianti. La battaglia non è ancora vinta”.

Dalla settimana prossina quindi in tutte le regioni decadranno le principali restrizioni fino ad oggi imposte per contenere il contagio da Covid19. Il coprifuoco era già stato eliminato il 21 giugno scorso, e da lunedì tramonterà anche l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, possibilità per ora limitata solo alle zone bianche.

La situazione epidemiologica nel Paese tende ancora a migliorare, ma preoccupa la variante Delta, che si sta diffondendo in vari Paesi del mondo e in alcune zone italiane. Secondo una circolare del ministero della Salute, la variante Delta è del 40-60% più trasmissibile rispetto alla Alpha (nota anche come variante inglese) e può essere associata a un rischio più elevato di ospedalizzazione.

Nel rapporto settimanale sul monitoraggio del Covid19 in Italia si afferma che “vengono segnalati anche in Italia un numero crescente di focolai di varianti del virus Sars-Cov2, in particolare della variante delta, che presentano una maggiore trasmissibilità e/o la potenzialità di eludere parzialmente la risposta immunitaria”.

“La circolazione della variante delta – si riferisce – sta portando ad un aumento dei casi in altri paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi”. Per questo, si incita a “raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione, per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenute da varianti emergenti con maggior trasmissibilità”.

“Sulla base dei dati e delle previsioni ECDC, della presenza di focolai causati dalla variante virale delta in Italia e delle attuali coperture vaccinali, è opportuno – si conclude – mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale”.

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