A partire dal 15 ottobre potranno accedere ai luoghi di lavoro coloro che si saranno vaccinati, che saranno risultati negativi a un tampone da non più di 48 ore o che saranno guariti recentemente dal Covid. Tra due giorni, quindi, entrerà in vigore il decreto approvato circa un mese fa dal Consiglio dei ministri.
Chi sarà sul posto di lavoro senza alcuna certificazione sarà sospeso dal lavoro, e quindi dallo stipendio. Inoltre sarà sanzionato il datore di lavoro, responsabile del controllo: le sanzioni oscilleranno tra i 400 e i 1000 euro. Il green pass non sarà necessario per chi lavorerà in smart working.
Obbligo nelle pubbliche amministrazioni
Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha adottato un dpcm contenente le linee guida relative all’obbligo di possesso e di esibizione della certificazione verde per il personale delle pubbliche amministrazioni.
Il dpcm stabilisce che l’obbligo graverà non solo sui dipendenti diretti, ma anche sui dipendenti delle imprese che hanno in appalto i servizi di pulizia, di ristorazione, di manutenzione, di rifornimento dei distributori automatici, i consulenti e collaboratori e i prestatori o frequentatori di corsi di formazione, e i corrieri che recapitano la posta all’interno degli uffici.
Escludendo gli utenti degli enti della pubblica amministrazione, per i quali non è previsto l’obbligo di green pass, i lavoratori che si presenteranno sprovvisti della certificazione verde dovranno essere allontanati dal luogo di lavoro. “Ciascun giorno di mancato servizio – chiarisce il governo -, fino alla esibizione della certificazione verde, è considerato assenza ingiustificata, includendo nel periodo di assenza anche le eventuali giornate festive o non lavorative”. I giorni di assenza, quindi, non saranno retribuiti. E’ stato escluso il licenziamento.
Se i lavoratori sono in attesa del green pass, gli sarà permesso di utilizzare i documenti rilasciati dalle strutture sanitarie pubbliche e private, dalle farmacie, dai laboratori di analisi, dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta, per accedere ai luoghi di lavoro.
Il controllo del green pass nelle pubbliche amministrazioni
Il datore di lavoro sarà responsabile del controllo del green pass. Potrà delegare per iscritto personale che abbia preferibilmente qualifica dirigenziale. Sulle modalità da adottare, potrà decidere di effettuare il controllo all’accesso al luogo di lavoro o, successivamente, a tappeto o su un campione quotidianamente non inferiore al 20% del personale in servizio, assicurando la rotazione e quindi il controllo di tutto il personale. Il codice del green pass potrà essere verificato con l’applicazione gratuita Verifica C-19.