Fonte foto: Medici Senza Frontiere

Dieci corpi senza vita erano sul fondo di una piccola barca di legno sovraccarica di migranti. Sono stati recuperati da Medici Senza Frontiere in un’operazione di salvataggio avvenuta martedì a meno di 30 miglia dalle coste libiche. Tratti in salvo altri 99 superstiti.

Le persone decedute si trovavano stipate nel ponte inferiore dell’imbarcazione sovraffollata. Probabilmente sono morte per soffocamento. “I sopravvissuti hanno detto al nostro team che queste persone avevano trascorso più di 13 ore sull’angusto ponte inferiore della barca, con un forte odore di carburante inebriante, si crede che siano morte per soffocamento”, ha rivelato Medici Senza Frontiere.

L’organizzazione era intervenuta con la nave “Geo Barents” dopo una richiesta di soccorso di Alarm Phone confermata dall’aereo Seabird. L’imbarcazione era in difficoltà, stava imbarcando acqua.

Il momento della scoperta dei cadaveri lo racconta Fulvia Conte, vice capo squadra di ricerca e soccorso di MSF a bordo del Geo Barents:  “Dopo aver salvato tutte e 99 le persone, abbiamo visto i 10 corpi sul fondo. Ci sono volute quasi due ore per recuperarli e portarli a bordo, in modo che possano avere una degna sepoltura una volta arrivati ​​a terra”. Poi ha commentato: “È stato orribile e esasperante allo stesso tempo”.

Tra i sopravvissuti, alcuni hanno dovuto identificare il fratello minore o un amico morto davanti ai loro occhi poche ore prima. C’è chi ha viaggiato per ore tra i cadaveri

“In un giorno come questo, in cui dobbiamo portare a bordo 10 cadaveri, assistiamo ancora una volta alla riluttanza dell’Europa a fornire le necessarie capacità di ricerca e soccorso dedicate e proattive nel Mediterraneo centrale”, afferma Caroline Willemen, coordinatrice del progetto di MSF sul Geo Barents. “È diventata la rotta migratoria più mortale ed è vergognosa”, aggiunge Willemen.

Tra lunedì e martedì Msf in 24 ore ha effettuato tre soccorsi nelle zone di ricerca e soccorso maltesi e libiche, in acque internazionali, e ha portato in salvo 186 persone, 152 uomini e 34 donne, di cui 61 minorenni. La bambina più piccola ha 10 mesi.

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