Fonte foto: Dsns

Un attacco aereo contro l’ospedale pediatrico di Mariupol, ieri. Un edificio residenziale bombardato vicino alla città di Kharkiv, nella notte passata. Sono solo le ultime azioni offensive delle truppe russe in cui sono stati colpiti dei civili in Ucraina.

Nell’attacco all’ospedale di Mariupol sono rimaste uccise almeno 3 persone, tra cui un bambino. Sono arrivati a 17 i feriti. L’Ucraina accusa la Russia di aver colpito durante un cessate il fuoco. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito l’attentato un “crimine di guerra”. “Orribile”, così lo ha bollato il segretario generale dell’Onu, António Guterres, condannando l’attacco.

A Kharkiv, invece, sarebbero rimaste uccise 4 persone, di cui 2 bambini: il bilancio lo riporta la Bbc citando i  servizi di emergenza statali ucraini. L’attacco sarebbe avvenuto nel villaggio di Slobozhanske, nel sud-est dell’Ucraina. Ferita anche una bambina di 5 anni, condotta in ospedale. I soccorritori sono impegnati in operazione di ricerca per estrarre eventuali altri corpi dalle macerie. Sempre a Kharkhiv è stato colpito un centro commerciale, ma non sono state segnalate vittime.

A Mariupol la situazione è sempre più disperata. Continuano a mancare acqua ed elettricità e scarseggiano beni di prima necessità. Le vittime, nella sola città del meridione, sarebbero oltre mille.

In Turchia oggi sono in programma i negoziati tra i ministri degli Esteri dell’Ucraina e della Russia. I colloqui si sono svolti ad Antalya, ma non è stato raggiunto alcun accordo

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