Continua la devastazione. Continua la strage umana in Ucraina. Nel 25esimo giorno di guerra, a Mariupol è stata attaccata una scuola. Nell’istituto avevano trovato rifugio circa 400 persone, tra cui molti bambini, donne e anziani. Ora si scava tra le macerie alla ricerca di sopravvissuti.

La Russia nei suoi attacchi sta usando, negli ultimi giorni, dei missili molto più potenti – i missili ipersonici – che possono viaggiare a una velocità cinque volte superiore a quella del suono. Il ministero della Difesa russo ha confermato che sono stati lanciati contro infrastrutture militari ucraine da navi schierate nel mar Nero e nel Mar Caspio, lo riporta Reuters. 

“I missili da crociera Kalibr – ha affermato la Difesa russa – sono stati lanciati dalle acque del Mar Nero contro lo stabilimento di Nizhyn, che ripara i veicoli corazzati ucraini danneggiati durante i combattimenti”. L’intelligence americana aveva riferito dell’utilizzo di questo tipo di missili da parte dei russi già la scorsa settimana.

L’Onu stima che siano circa 10 milioni gli ucraini che si sono allontanati dalle loro abitazioni dall’inizio del conflitto. L’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Filippo Grandi,  su Twitter ha dichiarato: “Tra le responsabilità di chi fa la guerra, ovunque nel mondo, c’è la sofferenza inflitta ai civili che sono costretti a fuggire dalle loro case. La guerra in Ucraina è così devastante che 10 milioni sono fuggiti, sia sfollati all’interno del Paese, sia come rifugiati all’estero”.

Sono circa 3 milioni i rifugiati, ad oggi, e secondo l’Unhcr 9 su 10 sono donne e bambini. Gli uomini ucraini di età compresa tra i 18 ei 60 anni sono obbligati ad accettare la convocazione militare e non possono andarsene. La Polonia ha accolto la maggioranza dei profughi: più di due milioni. E più di mezzo milione sono fuggiti in Romania.

Da Mariupol arrivano accuse di deportazioni di civili da parte delle forze russe. L’assistente del sindaco della città ucraina, Pyotr Andryushchenko, al New York Times ha riferito della presenza di numerose testimonianze sul trasferimento forzato di civili in una città russa a poche decine di chilometri da Mariupol.

“Vogliamo vivere, ma i nostri vicini vogliono vederci morti”, ha detto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, nell’intervento oggi al parlamento israeliano in collegamento video. Zelensky ha affermato che Israele ha la migliore difesa aerea del mondo e ha esortato: “Potete sicuramente aiutare il nostro popolo, salvare la vita degli ucraini”.

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