Fonte foto: screenshot video

E’ terminata a mezzanotte la liberazione dell’hotel di Mogadiscio sequestrato dagli jihadisti di al-Shabab. Erano oltre 100 le persone rimaste imprigionate nella struttura, 21 sono state uccise dagli assalitori. In 106 sono state liberate dalle forze di sicurezza somale dopo 30 ore di calvario.

Il bilancio delle vittime si è aggravato nel corso delle ore e potrebbe ancora peggiorare: il ministro della Salute, Ali Haji Adan, ha parlato della possibilità che alcuni corpi siano stati recuperati dai familiari prima del conteggio ufficiale delle vittime. Adan ha riferito che 117 persone sono rimaste ferite, 15 in condizioni critiche.

L’hotel Hayat è stato assaltato venerdì scorso dai militanti di al-Shabaab, gruppo terrorista islamico affiliato ad al-Qaeda che che ha rivendicato l’attacco, descrivendo la struttura colpita come un luogo dove spesso si incontrano i dipendenti del governo federale. Per l’irruzione hanno fatto ricorso a esplosivi: un poliziotto ha detto a Reuters che sono state usate due autobombe per distruggere la barriera anteriore e il cancello dell’hotel.

Nel corso delle 30 ore di sequestro, i terroristi e le forze somale si sono più volte scontrati: secondo quanto riporta la Bbc, le forze di sicurezza hanno lottato per ore per accedere ai piani superiori dell’hotel, perché gli assalitori avrebbero bombardato le scale necessarie per l’ingresso. Per gli intensi combattimenti l’hotel è stato in gran parte distrutto.

L’attacco all’hotel è il primo avvenuto nella capitale della Somalia da quando è stato eletto il nuovo presidente Hassan Sheikh Mohamud, a maggio. Al Shabaab controlla una grande porzione di territorio nel sud e nel centro del Paese e, nelle ultime settimane, ha anche preso di mira obiettivi lungo il confine con l’Etiopia.

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