Nella notte passata diverse esplosioni si sono verificate nella zona circostante la centrale nucleare di Zaporizhzhia, nel sud dell’Ucraina. Sarebbero state più di una dozzina le deflagrazioni, ha detto l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), organizzazione dell’ONU incaricata di controllare il settore dell’energia nucleare.

“Il team dell’Aiea- si legge nel comunicato stampa pubblicato dall’agenzia – ha anche potuto vedere alcune delle esplosioni dalle loro finestre”.  “Ci sono stati danni ad alcuni edifici, sistemi e attrezzature nel sito, ma nessuno di essi finora è stato critico per la sicurezza nucleare. Non ci sono state segnalazioni di vittime”, ha riferito l’Aiea, sulla base di informazioni fornite dalla direzione dell’impianto.

Il rischio di un incidente nucleare esiste. Il direttore generale dell’Aiea, Rafael Grossi, ha sottolineato la necessità di misure per prevenirne: “Le notizie dal nostro team di ieri e di questa mattina sono estremamente inquietanti. Le esplosioni si sono verificate nel sito di questa importante centrale nucleare, il che è del tutto inaccettabile. Chiunque ci sia dietro, deve fermarsi immediatamente. Come ho già detto molte volte, si sta giocando con il fuoco!”, ha affermato.

Grossi ha rinnovato il suo appello a Russia e Ucraina per trovare un accordo diretto all’istituzione di una zona di sicurezza e protezione nucleare attorno alla centrale. Le consultazioni degli ultimi mesi con i due Paesi per stabilire tale zona sono rimaste finora senza un accordo.

Russia e Ucraina, intanto si accusano a vicenda delle esplosioni. Renat Karchaa, consigliere del capo della società di ingegneria nucleare russa Rosenergoatom ha detto all’agenzia di stampa russa Tass che sono state 15 e ha puntato il dito contro gli ucraini: “Non solo hanno bombardato ieri, stanno bombardando oggi”, ha detto. “Qualsiasi attacco di artiglieria sulla centrale nucleare mette a rischio la sicurezza nucleare”, ha aggiunto. Secondo Karchaa, le truppe ucraine hanno preso di mira l’edificio speciale numero 2, che contiene combustibile nucleare fresco. Diversi proiettili – riporta Tass – hanno colpito un’area vicino al deposito di scorie nucleari.

La risposta da parte ucraina non si è fatta attendere: l’agenzia per l’energia nucleare dell’Ucraina, Energoatom, ha accusato la Russia delle esplosioni. Su Telegram la società ha dichiarato che i danni riportati dalle apparecchiature indicano che gli aggressori “hanno preso di mira e disabilitato esattamente l’infrastruttura necessaria per il riavvio della quinta e sesta unità di potenza” e il ripristino della produzione di energia per le esigenze ucraine.

Quello di Zaporizhzhia è il più grande impianto per la produzione di energia nucleare d’Europa. Da marzo è sotto il controllo russo, sebbene il suo personale ucraino rimanga sul posto per gestire l’impianto.

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