Dopo un blocco di 11 settimane, Israele ha affermato che consentirà l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. E ai valichi già sono in fila i camion in attesa di entrare nella Striscia. Il primo ministro israeliano Netanyahu ha detto che consentirà l’ingresso di una “quantità minima di cibo” per garantire che “non si sviluppi alcuna crisi di carestia”, ormai diffusa nella Striscia, rimasta senza scorte di cibo e altri beni di prima necessità dopo oltre due mesi di blocco. Netanyahu ha detto che l’esercito si occuperà di fare in modo che gli aiuti non finiranno nelle mani di Hamas, motivo per cui finora ha giustificato il divieto del loro ingresso a Gaza. Intanto vanno avanti i bombardamenti. Da venerdì Israele ha intensificato le operazioni militari con l’obiettivo di conquistare Gaza e prenderne il controllo. L’aeronautica militare israeliana ha affermato di aver attaccato più di 160 obiettivi in tutta Gaza nelle ultime 24 ore. Nella notte colpito anche un magazzino di forniture mediche del Nasser Medical Complex, a Khan Younis, nella striscia di Gaza meridionale.