Costretto a lungo nei rifugi e in attesa di notizie, ancora frammentarie, su quando sarà possibile rientrare a casa. Antonello Sannino, presidente di Antinoo Arcigay Napoli, da una settimana si trova a Tel Aviv insieme ad un gruppo di una ventina di europei – cinque italiani in tutto, lui compreso – per prendere parte a diversi incontri promossi dal Ministero degli esteri israeliano con attivisti per i diritti Lgbt+ israeliani e con i sopravvissuti del Nova Festival, attaccato da Hamas il 7 ottobre 2023. per conto del Ministero degli Esteri israeliano

Dopo l’inizio delle operazioni ai siti nucleari iraniani da parte dell’Idf (l’esercito israeliano) e la risposta delle Guardie Rivoluzionarie che hanno fatto decollare droni verso Israele in risposta ai bombardamenti, Sannino è ora bloccato nello Stato ebraico senza sapere quando potrà tornare. “Questa notte – ci ha raccontato -, dopo l’avvio delle operazioni di Israele contro l’Iran, è stato attivato l’allarme che avvisava dell’arrivo di droni iraniani e per questo sono sceso insieme agli altri in un bunker per motivi di sicurezza. Ora sono nella stanza dove alloggio, ma potrebbe essere necessario andare di nuovo nei rifugi’’. Sannino aggiunge: “Io sono venuto qui, come Antonello, come attivista. Oggi avremmo dovuto prendere parte al Gay Pride che però è stato annullato.

La missione per la difesa dei diritti civili in Israele era – spiega lo stesso Sannino – “molto intensa ed impegnativa. Stiamo bene, tranquillizziamo. Ma ora c’è in sostanza una no fly zone su Tel Aviv, i voli sono bloccati e ciò significa che non sappiamo quando potremo rientrare in Europa e in Italia. Attendiamo delucidazioni dalla Farnesina, che attualmente non sono ancora arrivate. La gente è abituata a questo stato di cose e c’è anche gente sulla spiaggia’’. Ma la situazione resta tesa anche perché Israele ha già annunciato che le operazioni militari in Iran dureranno settimane, alle quali il presidente Masoud Pezeshkian, e la guida spirituale del Paese, l’ayatollah Ali Khamenei, dicono di voler rispondere duramente.

Sannino, amareggiato da quanto successo, lancia un appello: “Prevalga la pace, la si preservi. La mia generazione e quella dei nostri genitori ha vissuto sempre in pace. I miei nonni invece mi hanno raccontato di cosa abbia significato stare nei bunker per sfuggire ai bombardamenti e agli attacchi. Speriamo che tutto ciò finisca presto la possibilità di tornare a casa’’.

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