Fonte foto: Facebook

Era arrivata in ospedale con delle lesioni così gravi da procurarle dopo due giorni la morte. Era il 12 maggio quando Lucia Caiazza arrivò all’ospedale di Frattamaggiore in condizioni critiche. Sulla sua morte calarono subito numerosi dubbi. Lucia, 52enne di Casavatore (Napoli), era arrivata al pronto soccorso con dolori atroci ipotizzando una colica, ma gli esami autoptici hanno messo in luce lesioni riconducibili a una violenza. I sospetti erano ricaduti da subito sul compagno della donna. Insieme avevano trascorso tutto il periodo del lockdown. E oggi, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della stazione di Casavatore (Napoli), lo hanno arrestato.

In carcere è finito Vincenzo Garzia, 47 enne di Arzano, già noto alle forze dell’ordine. Nei suoi confronti è stato eseguito un provvedimento emesso dal gip del tribunale Napoli nord di Aversa, su richiesta della locale procura. L’autorità giudiziaria, concordando con le risultanze investigative del comando dell’Arma di Casavatore, ha ritenuto il Garzia gravemente indiziato del reato di omicidio preterintenzionale, lesioni aggravate, e circostanze aggravanti ergastolo, commessi nel mese di maggio 2020 in danno della sua compagna e convivente Lucia Caiazza.

Le indagini, attraverso numerose attività tecniche e di intercettazioni ambientali e telefoniche, escussione di un cospicuo numero di persone informate sui fatti, indagini telematiche, hanno permesso di riscontrare un esaustivo quadro indiziario nei confronti dell’indagato che in più occasioni, secondo l’accusa, avrebbe percosso la compagna procurandole lesioni gravissime fino a provocarne il decesso il 14 maggio scorso, avvenuto presso il nosocomio san Giovanni di Dio di Frattamaggiore.

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