Violenza sessuale continuata aggravata e atti sessuali con minore sono i reati di cui è accusato un papà arrestato questa mattina a Ostiglia, in provincia di Mantova. L’uomo, M.A., originario di un comune dell’area stabiese, nel Napoletano, è gravemente indiziato di abusi sessuali che avrebbe commesso sulle figlie minorenni.
Le indagini, coordinate dalla procura della Repubblica di Torre Annunziata e condotte dai carabinieri della stazione di Sant’Antonio Abate, sono partite dalla denuncia della moglie dell’indagato che, da una conversazione con la figlia di 11 anni, aveva scoperto che due anni prima la minore era stata costretta a un atto sessuale con il padre. La rivelazione drammatica della piccola di famiglia ha incoraggiato anche la figlia più grande della donna, oggi ventiduenne, a confidare anni di violenze sessuali da parte dell’uomo.
Secondo quanto emerso dalle attività di indagine, la primogenita della coppia aveva solo 5 anni quando il padre, nel 2003, cominciò ad abusare di lei. Le violenze, sulla base della ricostruzione degli inquirenti, sono andate avanti per 13 anni, fino al 2016, quando la giovane decise di lasciare casa per evitare il padre. I rapporti sessuali erano completi e venivano generalmente consumati dopo che l’uomo aveva esagerato con gli alcolici.
Gli investigatori hanno poi appurato che il padre era riuscito ad ottenere il silenzio delle figlie minacciandole di fare del male ad altri membri della famiglia ed era giunto ad offrire del denaro, sempre rifiutato, alla figlia maggiorenne per indurla ad acconsentire ad avere rapporti sessuali con lui.
Oggi, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della locale procura della Repubblica, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri della compagnia di Gonzaga, in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Castellammare di Stabia. Espletate le formalità di rito, è stato condotto presso la casa circondariale di Mantova.
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