Fonte foto: Facebook

“Come faccio ora?”, continua a ripetere il commerciante. Le sue urla, il pianto, sono strazianti. Davanti a sé il suo negozio a pezzi, messo in piedi con tanti sacrifici e distrutto da una bomba. Una donna stride. Il loro dolore sovrasta i suoni degli automezzi dei vigili del fuoco in funzione per la messa in sicurezza dell’area. È il dolore che ha scosso Casoria, dopo il boato che ha squarciato il silenzio della notte. A catturare quei momenti, un video trasmesso in diretta da un utente di Facebook.

Sul caso indagano i carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Al vaglio degli inquirenti anche l’ipotesi del racket. La deflagrazione ha distrutto un negozio di abbigliamento, a cui probabilmente era destinato l’ordigno, e un negozio di cosmetici della galleria Marconi. Danneggiati anche i vicini locali commerciali. Forte lo spavento per chi vive ai piani superiori del palazzo e per gli altri abitanti della zona. Fortunatamente nessun ferito.

Fonte foto: Facebook

Il primo pensiero su quanto è accaduto è andato subito al racket, ma i commercianti colpiti avrebbero escluso minacce. Ad accertarlo saranno gli investigatori.  In questo periodo gli emissari della camorra girano per il cosiddetto pizzo di Natale. E quest’anno non è come gli altri. Molte attività commerciali sono già fortemente provate dalla pandemia, e ora che l’ultimo Dpcm di Conte permette a tutti i negozi di rialzare le saracinesce, c’è chi si ritrova a fare i conti anche con la bestialità dell’uomo.

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