Fonte foto: Fnomceo

La professoressa biologa Maria Rosaria Capobianchi, l’infermiera Claudia Alivernini e l’operatore sociosanitario Omar Altobelli sono stati, alle ore 7.20 di questa mattina, i primi in Italia a ricevere il vaccino anti-Covid, presso l’Istituto nazionale malattie infettive Spallanzani di Roma.

A Claudia Alivernini, 29 anni, infermiera allo Spallanzani, è stata somministrata la prima dose di vaccino.

Claudia Alivernini. Fonte foto: Nicola Zingaretti (Facebook)

Sono 9.750 i primi flaconi che saranno somministrati in Italia. Sono dell’azienda tedesca Pfizer-BioNTech. Hanno attraversato venerdì il passo del Brennero e, scortati dai carabinieri, hanno raggiunto l’istituto Spallanzani di Roma ieri mattina.

A vaccinarsi saranno prima di tutto gli operatori sanitari, i residenti e il personale delle Rsa e le persone in età avanzata.

“Oggi comincia una nuova era: l’era in cui noi possiamo dire che abbiamo uno strumento per porre fine a una pandemia. I vaccini hanno rappresentato questo nel corso della storia dell’umanità. Abbiamo addirittura eradicato una malattia, il vaiolo, tolto di mezzo un virus e ridotto quasi sino alla scomparsa altre malattie. Tra queste vorremmo che ci fosse un giorno anche il Covid”, ha dichiarato il presidente della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici, Filippo Anelli, esprimendosi in apertura del Vax-day in un video pubblicato sul canale Youtube della federazione.

Non tutti gli operatori sanitari si vaccineranno

Una buona fetta di operatori sanitari, però, secondo quanto trapela dagli ospedali, sembra che non abbia fornito il consenso alla vaccinazione (che non è obbligatoria). In Piemonte, nel giorno del V-Day è emerso anche l’orientamento no-vax di molti operatori delle Rsa.

“Diciamo che la metà dichiara senza problemi di condividere le posizioni dei No Vax. L’altra metà non sente di avere sufficienti informazioni sugli effetti collaterali, precisando di non escludere di poter cambiare idea nel caso in cui ci fossero maggiori e rassicuranti dettagli”, ha detto a Repubblica Michele Assandri, presidente dell’associazione Anaste, illustrando l’esito di un sondaggio eseguito sul proprio personale. La sua organizzazione, che in Piemonte conta 7mila posti letto, intuito l’orientamento del personale verso la non adesione al vaccino, ha eseguito un monitoraggio da cui è emerso che su un campione di 1000 lavoratori (su un totale di 3800) il 70% ha detto di non essere disponibile a farsi vaccinare.

 

Fonte foto: Lombardia Notizie Online

De Luca si vaccina e scoppia la polemica

Mentre vengono fuori le perplessità sul vaccino tra gli operatori sanitari, c’è chi invece si è affrettato a farlo: il presidente della Regione Campania. Vincenzo De Luca, dopo essersi prestato alle domande di giornalisti intervenuti all’inaugurazione del V-day presso il punto vaccinale all’ospedale Cotugno di Napoli, sulla sua pagina Facebook ha comunicato di essersi vaccinato.

“Mi sono vaccinato. Dobbiamo farlo tutti nelle prossime settimane. È importante per vincere la battaglia contro il Covid-19 e tornare alla vita normale. Senza abbassare la guardia e rispettando le norme”, ha riportato su una foto che ha immortalato il momento. Numerose le polemiche. “Vergognoso abuso di potere”, ha commentato il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris.

Fonte foto: Vincenzo De Luca (Facebook)

V-day in Campania

“Mi sembrava più lo sbarco in Normandia che l’arrivo di un furgone con 10 pacchi di flaconi per la vaccinazione. Mi è sembrata un’esagerazione”. Così De Luca aveva criticato ai microfoni dei giornali l’attenzione mediatica riservata all’avvio della campagna vaccinale poco prima di recarsi nella stanza dell’ospedale Cotugno dove ha ricevuto la sua dose di vaccino, in una regione che oggi ne ha ottenute complessivamente 720, arrivate alle 8 di questa mattina al punto di smistamento dell’ospedale del Mare di Napoli.

Le dosi sono state poi distribuite nelle sette postazioni allestite in altrettanti ospedali della Campania: Cotugno, Cardarelli, Ospedale del Mare (Napoli); San Sebastiano (Caserta), Moscati (Avellino), San Pio (Benevento), Ruggi d’Aragona (Salerno). In ogni presidio, secondo quanto comunicato dalla Regione, saranno state somministrate in simultanea le 100 dosi di vaccino previste a operatori sanitari, medici in prima linea nella lotta al Covid e, a partire dalle 13, a 20 operatori di una residenza per anziani dell’Asl Napoli 1.

V-day in Lombardia

Sono 1.620, invece, le dosi destinate agli ospedali della regione più colpita dal Covid, la Lombardia. Sono arrivate in 324 fiale all’ospedale milanese di Niguarda poco prima delle 8, a bordo di un mezzo dell’Esercito scortato dai carabinieri, e sono state poi consegnate negli altri 13 punti della Lombardia.

Le prime dosi di vaccino sono state somministrate stamattina al Niguarda a operatori sanitari in prima linea durante la pandemia e considerati simbolo della lotta al Covid.

Fonte foto: Regione Campania

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