“Abbiamo permanentemente sospeso l’account per il rischio di ulteriore istigazione alla violenza”. A comunicarlo è Twitter, che nella notte passata ha rimosso l’account personale di Donald Trump, già sospeso nelle ore successive all’assalto al Campidoglio del 6 gennaio scorso.

Nei due tweet che avevano determinato l’interruzione del servizio per il presidente uscente degli Stati Uniti d’America, Trump incitava a protestare contro l’elezione di Biden a presidente degli Usa.

La decisione, spiega Twitter sul suo blog, è stata presa “dopo un accurato esame dei recenti tweet e le circostanze intorno ad essi. Specialmente – rimarca – come essi sono stati ricevuti e interpretati su Twitter e fuori da Twitter”. Il riferimento è ai disordini al Capitol Building in cui hanno perso la vita 5 persone.

“Nel contesto degli orribili eventi di questa settimana, mercoledì abbiamo chiarito che altre violazioni delle regole di Twitter potrebbero potenzialmente concludersi in questa direzione”, è la sua deduzione.

L’eliminazione dell’account non permette più nemmeno di leggere i vecchi tweet
Twitter aveva già provveduto ad eliminare diversi tweet con cui Trump da novembre contestava il risultato delle elezioni presidenziali che hanno decretato la vittoria di Biden.

Dopo l’assalto al Congresso dei giorni scorsi, anche su Facebook e Instagram si era provveduto a bloccare i profili social del tycoon.

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