Dopo poco più di un mese dal collocamento in zona bianca, la Sardegna da oggi entra in zona rossa. Lo ha stabilito con un’ordinanza il ministro della Salute, Roberto Speranza, che ha inoltre disposto con un secondo provvedimento il passaggio in arancione di Calabria, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte e Toscana.

La Sardegna era stata, il primo marzo scorso, la prima regione a finire in zona bianca, ed è finora l’unica che ha potuto allentare le sue restrizioni anti-Covid al livello previsto per quelle aree che presentano un rischio basso di contagio. La situazione epidemiologica, però, nel giro di cinque settimane si è nuovamente aggravata. Il 22 marzo scorso dalla zona bianca era passata all’arancione e ora finisce in zona rossa. Sulla base di quanto riporta il verbale del 9 aprile della Cabina di regia, la regione presenta un livello di rischio “moderato ad alta probabilità di progressione” determinato da un’incidenza dei contagi che, anche se in lenta discesa, resta elevata e da un “forte sovraccarico dei servizi ospedalieri”, oltre che da una “ampia diffusione di alcune varianti a maggiore trasmissibilità”.

Nel complesso, sono 4 le regioni da oggi in area rossa in Italia: la Sardegna si aggiunge alla Campania (in rosso per la sesta settimana consecutiva), alla Puglia e alla Valle d’Aosta. Non ci saranno invece zone gialle, per effetto del decreto legge entrato in vigore il primo aprile scorso, per il quale alle regioni in zona gialla si applicano fino al 30 aprile le stesse misure della zona arancione. E anche questa settimana nessuna regione o provincia autonoma è riuscita ad entrare in zona bianca. L’Italia, quindi, da oggi risulterà più arancione.

Riepilogando, regioni e province autonome, salvo misure regionali più restrittive, da oggi saranno così ripartite tra zone arancioni e rosse:

  • in area rossa risultano Campania, Puglia, Sardegna, Val d’Aosta
  • in area arancione tutte le altre.

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