La voce circolava da tempo, oggi è arrivata la conferma ufficiale: le forze francesi hanno ucciso il leader dello Stato islamico nel Grande Sahara, Adnan Abu Walid al Sahrawi, detto “Awas”. Ad annunciarlo è stato il presidente francese Emmanuel Macron. “Questo è un altro grande successo nella nostra lotta contro i gruppi terroristici nel Sahel”, ha twittato Macron.
Adnan Abou Walid al Sahraoui, chef du groupe terroriste État islamique au Grand Sahara a été neutralisé par les forces françaises. Il s’agit d’un nouveau succès majeur dans le combat que nous menons contre les groupes terroristes au Sahel.
— Emmanuel Macron (@EmmanuelMacron) September 15, 2021
“E’ stato un attacco avvenuto poche settimane fa, e oggi siamo certi che sia davvero il numero 1 dell’Eigs”, ha rivelato il ministro francese delle Forze armate, Florence Parly, a Rfi.
Lo “Stato Islamico nel Grande Sahara” (Eigs), rifugiatosi nel Sahel, da anni prova ad estendere il suo controllo nella cosiddetta “zona dei tre confini”, tra Mali, Niger e Burkina Faso, portando morte, terrore e distruzione. Nasce nel 2015 quando Al-Sahrawi ufficializza la nuova organizzazione dell’Is e rivendica i suoi primi attacchi.
L’Eigs è solo una delle due principali organizzazioni jihadiste contro le quali la Francia e i suoi alleati stanno combattendo nel Sahel. L’altro gruppo jihadista attivo nel Sahel è il rivale Gsim (Gruppo di supporto per l’Islam e i musulmani), che è affiliato ad Al-Qaeda.