Fonte foto: regione.campania.it

Sono 1.192 i comuni dove domani e lunedì gli elettori saranno chiamati a votare per eleggere il sindaco e i consiglieri comunali. Riflettori accesi, in particolare, sulle amministrative a Bologna, Milano, Napoli, Roma, Torino e Trieste. Si voterà anche in 13 capoluoghi di provincia: Benevento, Caserta, Cosenza, Grosseto, Isernia, Latina, Novara, Pordenone, Ravenna, Rimini, Salerno, Savona e Varese. Urne aperte nei prossimi due giorni pure per eleggere il presidente della regione e il consiglio regionale in Calabria e per le suppletive per la Camera nei collegi di Siena e di Roma, nel quartiere Primavalle.

Come si vota

I seggi apriranno alle 7 del mattino e chiuderanno alle 23 di domenica e alle 15 di lunedì. Potranno votare coloro che entro la giornata di domani, 3 ottobre, avranno compiuto 18 anni di età. Al seggio bisognerà mostrare un documento di identità valido e la tessera elettorale. Chi scoprirà di aver perso la tessera o di averne già riempito tutti gli spazi, potrà richiederla all’ufficio elettorale del Comune esibendo un valido documento di identità. Nella cabina elettorale, per esprimere la propria preferenza bisognerà apporre un segno sul nome del candidato prescelto o sulla lista ad esso collegato.

Voto disgiunto

Nei Comuni con più di 15mila abitanti sarà possibile esprimere un voto disgiunto, cioè dare la propria preferenza a un candidato sindaco e a una lista avversaria, quindi sulla stessa scheda elettorale si potrà scegliere di dare il proprio voto a un candidato sindaco e mettere una croce su una lista che non lo sostiene. Se si vota per una lista, si potranno esprimere preferenze per due candidati consiglieri, purché una vada ad una donna: in questo caso il voto andrà al sindaco e ai due candidati al consiglio comunale della lista scelta (diversa da quella che sostiene il sindaco). Il voto disgiunto non riguarda la Regione Calabria, dove però per la prima volta l’elettore potrà dare il suo voto a due candidati consiglieri della lista scelta, purché si tratti di candidati di genere differente, quindi di un uomo e di una donna.

Ballottaggio e comuni con un solo candidato sindaco

Nei comuni con oltre 15mila abitanti, se nessuno dei candidati sindaco raggiunge la maggioranza assoluta dei voti, si andrà al ballottaggio domenica 17 e lunedì 18 ottobre. Nei Comuni con meno di 15mila abitanti non è previsto il ballottaggio e vince il candidato sindaco che ottiene la maggioranza relativa dei voti. Ci sono comuni dove vi è un solo candidato a sindaco e la sfida è per il quorum: il sindaco sarà eletto solo se andrà a votare almeno il 40% più 1 degli aventi diritto.

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