Fonte foto: D. G. Diversidad Sexual y Derechos LGTBI (twitter)

Era andata in ospedale per una visita ginecologica ed è uscita con una diagnosi di “omosessualità”. È accaduto nella città di Murcia, in Spagna, ad una ragazza omosessuale di 19 anni.

La donna si è recata il 4 ottobre presso una clinica ginecologica e al termine del controllo le è stato consegnato un referto medico che riporta l’omosessualità come “malattia attuale”.

“L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha rimosso l’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali nel 1990, eppure, 31 anni dopo, ci sono ancora alcuni professionisti del servizio sanitario di Murcia che considerano l’orientamento sessuale una malattia”, ha affermato in una nota l’associazione Galactyco, a cui la ragazza e la madre si sono rivolte per un supporto.

Galactyco invoca spiegazioni e scuse per l’accaduto e ha presentato una denuncia formale al governo regionale di Murcia, al ministero della salute regionale e al servizio sanitario regionale.

L’associazione ha riferito che non si tratta di un caso isolato: “Sono già numerosi i casi di trattamento umiliante che giungono alla nostra associazione a causa dell’orientamento sessuale o di genere, e riteniamo allarmante, inaccettabile e intollerabile che oggi i professionisti da cui dipende un adeguato trattamento della nostra salute ignorino la realtà delle persone LGTBI”, afferma nella nota.

Esiste una legge in Murcia, la n.8/2016, che stabilisce l’uguaglianza sociale di lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender e intersessuali, e che le politiche pubbliche siano contro la discriminazione basata sull’orientamento sessuale e l’identità di genere nella Comunità Autonoma della Regione di Murcia.

Anche in materia sanitaria la legge impegna il governo di Murcia a garantire un trattamento rispettoso nei confronti delle persone Lgbti e a fare in modo che gli operatori sanitari abbiano un’adeguata formazione e informazione su omosessualità, bisessualità, transessualità e intersessualità. “Ma dopo 5 anni rimane un ornamento legislativo”, tuona il collettivo Lgbti, che chiede la sua applicazione concreta.

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