Un drone carico di esplosivo per uccidere il primo ministro dell’Iraq, Mustafa Al-Kadhimi. Ma l’obiettivo è fallito. Il velivolo ha colpito la residenza del premier nella Green zone di Baghdad, ma Kadhimi ne è uscito illeso. Sarebbero invece rimasti feriti degli agenti della sicurezza: due funzionari iracheni hanno riferito all’Associated Press che ne sono sette.
Dopo l’attentato il premier iracheno su Twitter ha scritto: “Sto bene, lode a Dio, tra la mia gente, e chiedo a tutti calma e moderazione, per il bene dell’Iraq”.
كنت ومازلت مشروع فداء للعراق وشعب العراق، صواريخ الغدر لن تثبط عزيمة المؤمنين، ولن تهتز شعرة في ثبات وإصرار قواتنا الأمنية البطلة على حفظ أمن الناس وإحقاق الحق ووضع القانون في نصابه.
أنا بخير والحمد لله، وسط شعبي، وأدعو إلى التهدئة وضبط النفس من الجميع، من أجل العراق.— Mustafa Al-Kadhimi مصطفى الكاظمي (@MAKadhimi) November 7, 2021
Al-Khadimi ha ricevuto in mattinata il Presidente della Repubblica, Barham Salih. Salih ha condannato l’attentato contro il primo ministro e giudicato “fallimentari” questi atti che puntano a “destabilizzare la sicurezza e la stabilità dell’Iraq”.
L’attacco finora non è stato rivendicato. Il tentato omicidio è avvenuto in un periodo di proteste a Baghdad. Le milizie sciite filo-iraniane accusano il primo ministro, 54enne eletto a maggio dello scorso anno, di essere vicino agli Stati Uniti. I loro sostenitori da quasi un mese sono accampati davanti alla Green zone perché rifiutano i risultati delle elezioni parlamentari irachene del 10 ottobre. Sostengono che ci siano stato brogli e chiedono il riconteggio dei voti. Venerdì scorso, nel corso di una protesta un manifestanti è stato ucciso in uno scontro a fuoco e diversi agenti delle forze di sicurezza sono rimasti feriti.
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