Rifiuti in via Statilio Ottato, a Roma. Fonte foto: Roma fa schifo (Facebook)

Dal centro alla periferia, Roma è da giorni invasa dai rifiuti. Anche in rioni come Prati i sacchetti dei rifiuti urbani sono ammassati intorno ai contenitori dell’immondizia fino a invadere parte delle carreggiate.

“Ama finalmente sarà un’azienda che potrà svolgere regolarmente il servizio e potrà tenere pulita la nostra città”, diceva ad Askanews, da sindaco, la pentastellata Virginia Raggi due settimane prima che la città scegliesse come nuovo primo cittadino della capitale il dem Roberto Gualtieri.

Il risanamento di Ama, la società partecipata dal Comune che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, è stato uno dei cavalli di battaglia della Raggi in campagna elettorale. E Gualtieri ha dato il via al suo governo proprio partendo dai rifiuti. Come primo atto della sua amministrazione il primo novembre ha lanciato un piano da 40 milioni di euro per la pulizia straordinaria di Roma, che evidentemente non sta ancora funzionando.

Tra le risorse da investire nel piano, 3 milioni sono per il patto di produttività con il personale Ama, 3,2 milioni per la manutenzione del verde e 1,5 milioni per la rimozione di microdiscariche a bordo delle strade.

“Ama – si legge nel comunicato di Roma Capitale del 2 novembre – garantirà circa 4mila passaggi di pulizia straordinaria su migliaia di strade mettendo in campo oltre 1.000 operatori. La stessa azienda municipalizzata si occuperà anche della rimozione delle microdiscariche a lato delle strade, operazione per la quale il Comune ha stanziato 1,5 milioni di euro aggiuntivi. Sarà garantita l’omogeneità degli interventi nei diversi Municipi e le prime aree interessate riguarderanno, tra le varie zone coinvolte: Centocelle, Tor Bella Monaca, Settebagni, Magliana e Pietralata”. A distanza di 15 giorni la situazione è ancora fuori controllo.

E, con le strade tuttora colme di spazzatura, arriva l’accordo che premia i lavoratori dell’Ama che non si assenteranno dal lavoro dal 22 novembre 2021 al 9 gennaio 2022: un bonus in busta paga di 360 euro lordi, che si ridurrà a 260 euro lordi per chi si assenterà per un massimo di tre giorni e di 200 euro lordi per chi farà non più di cinque giorni di assenza. L’intesa è stata sottoscritta ieri da Ama e organizzazioni sindacali.

I sindacati e l’azienda hanno espresso soddisfazione per l’accordo raggiunto nell’ambito del Piano straordinario di Gualtieri, ma molti romani sono critici rispetto a quest’incentivo: si chiedono come sia possibile pagare un bonus per lo svolgimento di un lavoro per cui già si è retribuiti. La polemica è diffusa, come i rifiuti che ancora continuano a insozzare le strade della capitale.

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