Fonte foto: Boris Johnson (Twitter)

È il piano B di Johnson a fronte dell’aumento dei casi di contagio da Omicron: anche il governo del Regno Unito vuole introdurre il green pass. Se il parlamento approverà le misure pensate dall’Esecutivo di Downing Street, la certificazione verde sarà necessaria dal 15 dicembre per l’ingresso nei locali notturni e negli ambienti in cui si radunano grandi folle. Il green pass sarà obbligatorio per gli eventi al coperto senza posti con 500 o più partecipanti, gli eventi all’aperto senza posti con 4.000 o più partecipanti e per qualsiasi evento con 10.000 o più partecipanti.

Da domani, poi, sarà obbligatorio indossare le mascherine nella maggior parte dei luoghi pubblici al chiuso, come cinema, teatri e luoghi di culto. Inoltre, a partire dal 13 dicembre, il governo raccomanda alle aziende il ricorso allo smart working.

“Stiamo assistendo a una crescita dei casi Omicron nel Regno Unito che rispecchia i rapidi aumenti osservati in Sud Africa. Ecco perché ora è la cosa adeguata e responsabile passare al piano B in Inghilterra, per rallentare la diffusione del virus”, ha detto Boris Johnson nell’annunciare le nuove restrizioni contro la diffusione del Covid.

“I dati più recenti suggeriscono che Omicron ha un tasso di crescita molto elevato e si sta diffondendo rapidamente. I casi di abbandono del gene S sono cresciuti dallo 0,15% dei casi durante la settimana del 21 novembre al 3,3% dei casi dal 5 dicembre in Inghilterra. Attualmente ci sono 568 casi confermati in tutto il Regno Unito e le prime analisi dell’Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito suggeriscono che il tempo di raddoppio potrebbe essere compreso tra 2,5 e 3 giorni”, sono i dati che riporta il governo in una nota.

“Il ​​presidente del Consiglio – si legge inoltre nel comunicato – ha agito con tempestività e cautela, confermando che le misure del Piano B entreranno in vigore mentre verranno valutati ulteriori dati sull’efficacia del vaccino e sulla gravità della malattia. Il piano B è stato definito a settembre e aiuterà a rallentare la diffusione della variante e a ridurre le possibilità che il servizio sanitario nazionale sia sottoposto a pressioni insostenibili, guadagnando tempo per fornire più booster”.

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