Fonte foto: Facebook

In Campania le scuole elementari e medie resteranno chiuse. “Credo che andremo in questa direzione”, ha annunciato il presidente della Regione, Vincenzo De Luca, nel corso della sua diretta su Facebook. L’intenzione è di prorogare l’apertura delle classi a fine gennaio. “Non ci sono le condizioni minime di sicurezza e le possibilità di offrire collaborazione in maniera adeguata alle autorità scolastiche da parte delle autorità sanitarie, che sono alle prese con decine di migliaia di contagi e in una situazione al limite”, ha motivato il presidente della Regione Campania.

La riapertura delle scuole è prevista in Italia per il 10 gennaio, dopo una lunga pausa per le festività natalizie. Il governo centrale il 5 gennaio ha approvato il decreto che conferma il ritorno in classe, definendo però nuove regole in caso di accertamenti di positività al Covid, ma in Campania per De Luca non ci sono le condizioni per riaprire in sicurezza. “Le Asl dovrebbero fare in media nella nostra regione 3mila tamponi al giorno per accompagnare le autorità scolastiche nel controllo del contagio nelle scuole. Non è possibile, per il livello di personale che abbiamo”, ha detto, ricordando che, inoltre, le Asl si devono occupare di tamponamenti, quarantene, di garantire ricoveri, anche ai pazienti Covid, tutto con il “15% di personale in meno”.

Oltre alla carenza di personale, si presenta anche un problema legato alla privacy: “Questo è il Paese nel quale – afferma – atti giudiziari sottoposti a segreto istruttorio vengono pubblicati a puntate sui giornali, la vita privata delle persone è resa pubblica con foto, filmati, servizi televisivi, i cittadini vengono massacrati, seguiti nella camera da letto, in tutta Italia, da anni, ma quando bisogna dare a un preside l’elenco delle persone vaccinate e non vaccinate, perché possa capire la condizione di serenità della propria scuola, di sicurezza per la propria scuola, il preside non può avere questi dati. Che cosa aspetta il governo italiano a decidere con un decreto legge che gli elenchi del personale vaccinato o non vaccinato deve essere fornito ai presidi?”.

La Campania resterà in zona bianca, ha annunciato, “ma – ha sottolineato – ha un indice Rt dell’1,6%, cioè siamo la regione più a rischio”. Sono 3000 i positivi solo nell’ambito del personale scolastico e 19mila nella fascia 0-19 anni. “La percentuale di vaccinazione che registriamo al di sotto delle prime medie e nelle scuole elementari è del 10%, aumenta questa percentuale nelle medie superiori, almeno con una vaccinazione, ma nelle medie inferiori è molto bassa, anche perché la vaccinazione nella fascia 5-11 anni è stata prevista da poco e registra una grande difficoltà. I sindaci della Campania ci invitano a ritardare l’apertura dell’anno scolastico per 2-3 settimane”.

De Luca ha definito “demenziali” le ultime misure approvate dal Consiglio dei ministri contro il Covid , riferendo che sono “assolutamente ingestibili”. “Rimaniamo il Paese del fare finta – sbotta -. L’importante è prendere decisioni a Roma, tanto poi quella che è la realtà concreta non interessa a nessuno”. Sostiene che il governo abbia perso tre mesi di tempo, che non abbia avuto il “coraggio di stabilire l’obbligo di vaccinazione per il pubblico impiego e per il mondo del trasporto”. E sulle regole per la quarantena ha affermato: “L’unica cosa chiara è che, ovviamente, quando i contagi arrivano sull’ordine delle centinaia di migliaia è evidente che non puoi fare più il tracciamento, per cui si è accettato il dato di fatto che anche i positivi possono liberamente circolare nel nostro Paese, perché è impossibile controllarli”. “Abbiamo cose incredibili dal punto di vista della stupidità: noi – prosegue – chiudiamo le discoteche perché sono luoghi di assembramento e di diffusione del contagio, però non facciamo nulla per bloccare la movida nei fine settimana, dove abbiamo assembramenti di migliaia di giovani senza nessun controllo. Chiudiamo le discoteche, però consentiamo la presenza negli stadi per il 50% degli spettatori”.

Poi ha attaccato Lega e Fratelli d’Italia: “Continuano – ha detto – a lisciare il pelo a quelli che ostacolano misure rigorose” contro la diffusione del contagio”. “Sono collocati contro una linea di prevenzione del contagio. In questo anno e mezzo si sono limitati a strizzare l’occhio ai no-vax, a quelli che non volevano indossare la mascherina, a quelli che erano contrari al green pass. Hanno fatto di tutto per non assumere decisioni rigorose, per rincorrere qualche voto in più, e secondo me perderanno anche i voti”. “Poi – ha aggiunto – c’è anche l’opportunismo politico di chi accetta i ricatti di queste forze politiche”.

De Luca ha anche riportato a galla la vecchia polemica con il commissario Figliuolo sulla distribuzione dei vaccini tra le regioni per criticare la distribuzione degli anti-virali: “Ho la sensazione – ha detto – che adesso si cominci a fare il mercato nero dei farmaci anti-virali, importanti per curare a domicilio i pazienti che non hanno sintomi gravi. Sono state distribuite le dosi e alla Campania sono arrivati 480 colli, all’Emilia oltre mille, al Lazio 1.600, alla Lombardia 1.080 colli, al Veneto 2.160. Se continua questa storia mi rivolgerò alla magistratura penale, è vergognoso quello che si sta facendo. Si sono nascosti stavolta dietro un algoritmo elaborato dall’Aifa. Invito il commissario, il governo e il ministero a distribuire gli antivirali e i monoclonali in base al numero della popolazione”.

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