Domani cominceranno le elezioni del presidente della Repubblica in Italia. A partire dalle 15 si inizierà a votare a Montecitorio per scegliere l’erede di Sergio Mattarella. Ci vorranno presumibilmente giorni per conoscere il tredicesimo capo dello Stato. In passato sono sempre stati necessari diversi scrutini per l’elezione. A ciò si aggiunge che alla vigilia del voto nessuno schieramento politico ha ufficializzato il suo candidato. Il centrodestra si era unito sotto il nome di Berlusconi, ma ha dovuto incassare la sua decisione di non voler partecipare all’elezione.

La votazione avverrà con il Parlamento in seduta comune, integrato da tre rappresentanti per ciascuna Regione, uno per la Valle d’Aosta. Alle urne saranno chiamati i grandi elettori: 630 deputati, 315 senatori, 6 senatori a vita e 58 delegati regionali.

Il presidente della Repubblica sarà eletto con il voto a suo favore dei due terzi dell’assemblea, quindi con 673 voti. Se tale maggioranza non sarà raggiunta nei primi tre scrutini, in quello successivo – il quarto – basterà la maggioranza assoluta, ossia almeno la metà più uno dei voti dei componenti l’assemblea, quindi 505 voti. La preferenza si eserciterà in segreto.

Il Capo dello Stato dura in carica 7 anni e per l’elezione è necessario che abbia almeno 50 anni di età. Una volta eletto, per insediarsi deve prestare il giuramento davanti al Parlamento, ai delegati regionali e al Governo.

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