Attaccate delle stazioni ferroviarie situate nel centro e nell’ovest dell’Ucraina. Sono state colpite con missili a Krasne, vicino Leopoli, a Zhmerynka e a Kozyatyn. Potrebbero esserci delle vittime. A Leopoli sarebbe stata colpita anche una struttura che gestiva l’alimentazione alle linee aeree.
L’attacco è avvenuto dopo che he il segretario di stato e il segretario alla difesa degli Stati Uniti hanno lasciato Kiev in treno per tornare in Polonia. Antony Blinken e Lloyd Austin hanno incontrato il presidente Zelensky nella capitale ucraina, ieri.
Le linee ferroviarie sono fondamentali per l’Ucraina, sia per spostare le truppe e il materiale bellico da e per la Polonia, fulcro logistico della Nato, che per garantire una via di fuga ai rifugiati che continuano a usarle per scappare dalla guerra. All’inizio di aprile era già stata colpita una stazione, nella città orientale di Kramatorsk, provocando la morte di dozzine di persone in fuga.
A Mariupol le truppe russe circondano l’acciaieria Azovstal. Nella città meridionale rasa al suolo dai russi, i soldati ucraini stanno resistendo nel complesso industriale, dove sono rifugiati anche numerosi civili. Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che sospenderà gli attacchi all’acciaieria per consentire ai civili di andarsene, ma l’Ucraina ha chiesto garanzie scritte. I precedenti cessate il fuoco non sono stati osservati dalle forze russe.
Il presidente ucraino Zelensky ha detto che sarebbe impossibile continuare i colloqui di pace con la Russia se venissero uccisi i soldati che si rifugiano nell’acciaieria. La Croce Rossa ha chiesto l’accesso a Mariupol per evacuare i civili intrappolati e i combattenti feriti.
Grandi incendi sono scoppiati oggi in due depositi petroliferi in Russia, nella città di Bryansk, a meno di 100 miglia dal confine con l’Ucraina. Secondo le notizie riportate dai media statali russi, il primo incendio si è verificato in una struttura che conteneva 10mila tonnellate di carburante, il secondo si sarebbe sviluppato in un deposito di carburante militare con una capacità di 5mila tonnellate.
Intanto, i medici legali ucraini stanno fornendo i primi risultati degli esami sui cadaveri recuperati dalle fosse comuni scoperte nei pressi di Kiev: affermano di aver trovato prove che alcune donne siano state violentate prima di essere uccise dalle forze russe.
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