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La crescita dell’economia mondiale sarĂ  piĂ¹ bassa rispetto alle previsioni. L’Onu lo preannuncia nel suo rapporto su “Situazione economica mondiale e prospettive a metĂ  2022”. “Le prospettive di crescita globale si sono notevolmente indebolite a causa della guerra in Ucraina, dell’aumento dei prezzi dell’energia, dei prodotti alimentari e delle materie prime, dell’impennata dell’inflazione e dell’inasprimento delle posizioni di politica monetaria da parte delle principali banche centrali”, sostiene l’organizzazione delle Nazioni Unite.

Secondo le iniziali previsioni di gennaio, l’economia mondiale sarebbe dovuta crescere del 3,1% nel 2022, una stima che è stato necessario rivedere al ribasso, dello 0,9% in meno. La riduzione tiene conto dei rischi derivanti da un’ulteriore intensificazione della guerra in Ucraina e da potenziali nuove ondate di pandemia.

Nel rapporto si considera che l’Unione Europa farĂ  registrare il calo piĂ¹ alto rispetto a Stati Uniti e Cina, per i quali pure si è dovuto rivedere al ribasso la crescita economica. “L’economia dell’Unione Europea – si legge nella nota dell’Onu -, piĂ¹ direttamente colpita dalle interruzioni nella fornitura di energia dalla Federazione Russa, dovrebbe ora crescere del 2,7% nel 2022, in calo rispetto al 3,9% previsto a gennaio. L’economia degli Stati Uniti dovrebbe crescere del 2,6%, mentre la Cina dovrebbe crescere del 4,5% nel 2022. I paesi in via di sviluppo, come gruppo, dovrebbero crescere del 4,1% nel 2022, in calo dal 6,7%. nel 2021″.

La guerra in Ucraina provocherĂ  forti aumenti dei prezzi del cibo e dei fertilizzanti. Gli attacchi russi lungo la costa dell’Ucraina, compreso il porto principale di Odessa, stanno bloccando i flussi commerciali. Nei porti ucraini sono bloccate le esportazioni di quelle grandi quantitĂ  di cereali e di olio di girasole di cui l’Ucraina è sempre stata un grosso fornitore a livello mondiale. “Un paese che rappresentava piĂ¹ del 10% delle esportazioni mondiali di cereali, ora esporta un rivolo”, ha detto Matthew Hollingworth, il nuovo coordinatore dell’emergenza in Ucraina del Programma alimentare mondiale.

I prezzi dei generi alimentari sono aumentati in tutto il mondo, anche in luoghi dove milioni di persone giĂ  soffrono la fame e la povertĂ . Il rallentamento dell’economia colpirĂ  soprattutto i Paesi in via di sviluppo, aggravandone l’insicurezza alimentare e aumentandone la povertĂ . “La stretta monetaria da parte dei paesi sviluppati aumenterĂ  gli oneri finanziari, minerĂ  la sostenibilitĂ  del debito e limiterĂ  ulteriormente lo spazio fiscale per sostenere una piena ripresa delle economie dei paesi in via di sviluppo”, sono le conseguenze secondo l’Onu.

“La guerra in Ucraina, oltre a tutte le altre crisi globali, minaccia decine di milioni di persone con insicurezza alimentare, malnutrizione, fame di massa e carestia. C’è abbastanza cibo nel nostro mondo per tutti, ma dobbiamo agire insieme, urgentemente e con solidarietĂ ”, afferma il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres.

Se non sarĂ  da stimolo all’accelerazione nell’adozione delle energie rinnovabili, la guerra in Ucraina potrebbe avere ricadute negative anche sulle azioni per il clima. “I prezzi elevati del petrolio e del gas – ipotizza l’Onu – potrebbero incentivare una maggiore estrazione di combustibili fossili o un maggiore utilizzo del carbone. I prezzi elevati del nichel potrebbero influire negativamente sulla produzione di veicoli elettrici, mentre l’aumento dei prezzi dei generi alimentari potrebbe ostacolare la produzione di biocarburanti”. “La guerra in Ucraina e i suoi effetti immediati sull’aumento dei prezzi dell’energia è l’ennesimo campanello d’allarme per accelerare la transizione verso le energie rinnovabili”, sollecita Guterres.

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