“Non tradiremo la vostra fiducia. Siamo pronti a risollevare l’Italia”, ha detto Giorgia Meloni nel suo messaggio di ringraziamenti dopo che lo spoglio delle schede elettorali ha confermato il successo del suo partito alle elezioni politiche in Italia. Fratelli d’Italia avrà una larga maggioranza in parlamento, è il primo partito per numero di voti. Ma come intende “risollevare” l’Italia?

Oltre ai cavalli di battaglia – contrasto all’immigrazione irregolare e sostegno alla famiglia tradizionale con maggiori indennità  – andiamo a rivedere, in sintesi, alcune delle promesse agli elettori in campagna elettorale. Il partito guidato dalla Meloni si è impegnato a tagliare l’imposta sui prodotti energetici e su altri beni essenziali, e a introdurre la flat tax per i lavoratori autonomi, possibilmente fissata al 23%, che secondo i contrari avvantaggerebbe i ricchi più che i poveri.

Un tetto al prezzo del gas e il disaccoppiamento tra il prezzo del gas e delle altre fonti energetiche sono per Meloni le misure più efficaci per far fronte dal caro energia, primo problema che ha promesso di affrontare se fosse salita al governo.

Per quanto riguarda i rapporti dell’Italia con l’Estero, Meloni si è impegnata a mantenere un rapporto solido con gli Stati Uniti e con i Paesi dell’Unione Europea, senza fare distinzioni tra gli altri 26 Stati membri dell’Unione. Sull’Ucraina, ha assicurato che continuerà a dare il suo sostegno al popolo di Zelensky ed è a favore delle sanzioni contro la Russia. Posizione chiara anche sul nucleare: Fratelli d’Italia è a favore. Netta anche la posizione sul presidenzialismo: il partito è per l’elezione diretta del presidente della Repubblica.

Il programma sottoscritto con gli altri partiti della coalizione di centrodestra e depositato al ministero dell’Interno prevede poi la sostituzione del reddito di cittadinanza con “misure più efficaci di inclusione sociale e di politiche attive di formazione e di inserimento nel mondo del lavoro”. Sulla gestione dei rifiuti, Fratelli d’Italia si è impegnata, tra le altre cose, a realizzare “impianti innovativi e sostenibili” per trasformare i rifiuti in energia rinnovabile.

“Più assumi, meno paghi”, è un obiettivo di legislatura di medio periodo per il lavoro. Fdi, contrario al salario minimo, è per una tassazione che incentivi il lavoro quando aumenta la ricchezza: “Più è alta l’incidenza di manodopera che hai in rapporto al tuo fatturato, meno tasse devi versare allo Stato”, ha chiarito Meloni, che da subito ha promesso una super deduzione del costo del lavoro del 120% per ogni nuovo assunto, e fino al 150% in caso di assunzione di lavoratori “fragili”.

Più volte criticata, per i suoi interventi contro “la lobby LGBT” e i “nemici della civiltà”, è ancora poco chiara la posizione sull’aborto. Meloni ha dichiarato che non intende vietarlo, ma preoccupano i legami con gli anti-abortisti e i ProVita & Famiglia.

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