L’Iran interrompe la collaborazione con l’Aiea, l’agenzia dell’Onu per l’energia atomica. Il presidente iraniano, Masoud Pezeshkian, ha firmato la legge che era stata approvata dal parlamento e dal Consiglio dei guardiani lo scorso 25 giugno.
La legge non prevede un blocco definitivo dei rapporti con l’Aiea, ma una sospensione temporanea fino a che non saranno raggiunte determinate condizioni: la sicurezza degli impianti, la protezione del personale scientifico e il ripristino della fiducia tra le parti. I tre principali siti nucleari di Natanz, Isfahan e Fordow sono stati pesantemente bombardati dagli Stati Uniti il 22 giugno scorso. Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, in un’intervista a Cbs News ha confermato danni “gravi e significativi” all’ agli impianti, senza però entrare nei dettagli.
L’Aiea si è occupata fino a oggi di monitorare il programma nucleare iraniano, e le ispezioni venivano regolarmente eseguite fino a quando Israele non ha deciso di attaccare l’Iran tra il 12 e il 13 giugno, dando il via a quella che è stata definita la “guerra dei 12 giorni”, terminata il 24 giugno.