“È stato sicuramente un attacco terroristico”, ha dichiarato il cancelliere austriaco Kurz. I primi colpi di fucile erano stati sentiti nei pressi di una sinagoga. Ciò, inizialmente, aveva fatto sospettare per un attacco antisemita. Ma l’attentato a Vienna sembra che sia riconducibile al terrorismo islamico. Quattro le persone rimaste uccise, in diversi punti della città. Molti i feriti: 22, di cui 6 in pericolo di vita, secondo quanto riferito a un radio austriaca dal direttore sanitario, Michael Binder.

Era l’ultimo giorno prima del lockdown quando, ieri, intorno alle 20, la tranquillità di passanti e persone sedute nei bar è stata interrotta dagli spari. La polizia ha ucciso, dopo pochi minuti, un presunto attentatore. Era armato di fucile, pistola e un machete, e indossava una cintura apparentemente esplosiva. Secondo quanto riportato dalla stampa austriaca, si tratta di Fejzulai Kujtim, un 20enne con doppia cittadinanza: nato e cresciuto a Vienna, era di origine macedone. Era stato rilasciato rilasciato a dicembre scorso dal carcere, dopo 9 mesi di reclusione in seguito a una condanna per aver tentato di recarsi in Siria per unirsi all’Isis.

Sono in corso le ricerche di altri possibili complici. Vienna è blindata dalle forze dell’ordine. Secondo quanto riferito in una conferenza stampa dal ministro dell’Interno austriaco, la polizia ha arrestato 14 persone e perquisito 18 appartamenti di persone legate al presunto attentatore.

Sui social sono finiti migliaia di video che documentano l’attentato. In una delle immagini si vede un uomo che fa fuoco con un fucile.


Sui social sono finiti anche i video che immortalano i momenti in cui un attentatore colpisce un passante.

L’attacco a Vienna ha fatto alzare l’allerta anche in Francia, dove solo pochi giorni fa si è verificato un attentato riconducibile al terrorismo islamico: a Nizza un uomo ha ucciso tre persone in un assalto alla cattedrale di Notre-Dame , un attacco avvenuto una decina di giorni dopo l’uccisione del professore Samuel Paty.

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