Fonte foto: comunicato stampa Usip-Uil Polizia

Da mesi i sindacati denunciavano gli assembramenti che si formavano davanti all’ufficio immigrazione di Napoli, nonostante le restrizioni anti-Covid in vigore. Per far fronte al problema, la polizia di Stato ha pensato a un applicativo che permette di prenotare on line gli appuntamenti con lo sportello dei permessi di soggiorno. Un modo per evitare la ressa e le file, ma anche per garantire sicurezza agli utenti e agli agenti sul luogo di lavoro.

La piattaforma “Prenota facile”

A partire dallo scorso 2 dicembre, l’Ufficio immigrazione di Napoli ha attivato in via sperimentale l’applicativo “Prenota facile”, che consente agli stranieri di fissare, da remoto, un appuntamento per presentare allo sportello l’istanza di rilascio/rinnovo dei permessi di soggiorno per i quali non sia già previsto l’invio tramite il servizio postale.

La piattaforma, accessibile esclusivamente alle persone fisiche, è stata utilizzata fino ad oggi da quasi 300 utenti – è il dato fornito dalla Questura di Napoli – ed è raggiungibile sul sito web https://prenotafacile.poliziadistato.it

Come funziona

Dopo aver effettuato la registrazione al sito con l’indicazione dei dati identificativi e di altri elementi utili al riconoscimento, si potrà procedere specificando la tipologia di permesso da richiedere. Poi, seguendo step intuitivi, si passa ad effettuare la prenotazione della data e dell’orario che, ove necessario, potrà essere modificata tramite il sistema stesso.

L’utente registrato, che potrà effettuare una singola prenotazione, ottiene così la data dell’appuntamento tra quelle fornite dal sistema (le dieci più prossime al giorno in cui si procede alla prenotazione) e dovrà stampare una ricevuta (munita di codice a barre e “QR Code”) da esibire presso l’Ufficio immigrazione con un valido documento d’identità. Inoltre, per ciascuna tipologia di richiesta, il  sistema indica analiticamente tutti i documenti da produrre allo sportello.

La ricevuta, che fornisce il riepilogo dei dati identificativi dell’utente e della prenotazione effettuata, non costituisce – specifica la Questura – titolo di soggiorno ma attesta la fissazione dell’appuntamento presso l’Ufficio immigrazione per la formalizzazione dell’istanza amministrativa.

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