Fonte foto: screenshot video M5s

Il premier incaricato Mario Draghi chiude il primo giro di consultazioni incassando anche l’appoggio della Lega e del Movimento cinque stelle, le due forze politiche che avevano espresso incertezza sul sostegno alla formazione di un nuovo governo guidato dall’ex presidente della Bce.

Matteo Salvini, a margine dell’incontro con Draghi, ha dichiarato: “Non abbiamo posto veti nei confronti di persone, di simboli. Anzi, ci spiace che qualcuno a sinistra dica ‘con la Lega, no’, ‘con Salvini no’, in un momento in cui per noi l’Italia viene prima di tutto, viene prima dell’interesse di partito, dell’interesse personale. Non abbiamo parlato, né parleremo di poltrone, di ministeri. Questo esercizio lo lasciamo ad altri. Ci rivediamo in settimana. Diciamo che ci sono diverse sintonie”.

“Abbiamo dato la nostra disponibilità a valutare se ci sono le condizioni a prendere parte a un esecutivo”, ha dichiarato il capo politico del M5s, Vito Crimi, a conclusione del colloquio. “Questa disponibilità – ha sottolineato – la riverificheremo nel momento in cui ci confronteremo ulteriormente per comprendere il quadro nel quale ci si muoverà, partendo innanzitutto dai temi”. Il M5s invoca un governo che abbia il sostegno di “una maggioranza politica solida” e che si contraddistingua per una “vocazione solidale, ambientalista e europeista”.

Lunedì il presidente incaricato Draghi riprenderà le consultazioni per un secondo giro e entro due giorni potrebbe sciogliere la riserva.

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