Da oggi quasi tutte le regioni italiane risulteranno in zona arancione. In rosso resteranno solo Puglia, Sardegna e Valle D’Aosta. In arancione non è consentito spostarsi dai comuni se non per necessità, urgenza o lavoro, mentre è possibile muoversi senza limitazioni nell’ambito dei confini comunali. Restano fermi il divieto di circolazione tra regioni e il coprifuoco dalle 22 alle 5 del mattino successivo, se gli spostamenti non sono motivati da lavoro, urgenze o necessità.

In zona arancione negozi aperti

Riaprono i negozi. Negli esercizi commerciali, oltre a garantire il rispetto del distanziamento interpersonale e l’utilizzo delle mascherine, è necessario contingentare gli ingressi in base alle dimensione dei locali: nei negozi fino a 40 metri quadrati si entra uno alla volta e potranno esservi massimo due operatori. All’ingresso dei locali deve essere esposto un cartello che indichi il numero massimo di persone che possono essere contemporaneamente presenti all’interno. Possono lavorare i parrucchieri, i barbieri e i centri estetici. Musei, cinema e teatri restano chiusi.

Bar e ristoranti

Bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie potranno lavorare solo per asporto fino alle ore 22 e con le consegne a domicilio senza limite di orario. Nelle giornate festive e prefestive sono chiusi gli esercizi commerciali nei centri commerciali e nei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, lavanderie e tintorie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie.

Scuola

Nel rispetto del decreto legge del primo aprile scorso, in zona arancione le attività scolastiche si svolgono in presenza fino alle scuole medie, e dal 50% al 75% della didattica per gli studenti delle superiori.

Visite a parenti e amici

In zona arancione è permesso recarsi presso un’abitazione privata abitata per fare visita a parenti o amici, una sola volta al giorno e a massimo due persone conviventi che potranno portare con sé i figli di massimo 14 anni di età, una persona disabile o non autosufficiente. Nei comuni con massimo 5mila abitanti è possibile spostarsi fino a una distanza massima di 30km (anche entrando in un’altra regione), escludendo i capoluoghi di provincia.

Sport

Sono consentiti la pesca e lo sport individuale all’aperto, purché si rispetti la distanza interpersonale di due metri. Per esercitare l’attività sportiva è possibile recarsi in un altro comune (all’interno della stessa regione o provincia autonoma) quando nel proprio non sia possibile praticarla. Inoltre, nello svolgimento di sport come la corsa o la bicicletta è permesso entrare in un altro comune, purché lo spostamento sia funzionale all’attività sportiva e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Restano chiuse piscine e palestre.

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