Fonte foto: twitter (Erada Abbas)

Circa 450 missili sono stati lanciati su 150 obiettivi nella Striscia di Gaza. Le forze di difesa israeliane nella notte hanno condotto l’attacco più imponente contro Gaza dall’inizio dei combattimenti. Secondo quanto riferisce l’esercito israeliano, 160 aerei simultaneamente hanno colpito dei tunnel scavati da Hamas, in particolare nei pressi della città di Beit Lahiya. In circa 40 minuti sono stati lanciati 450 missili.

Secondo quanto riferisce l’Idf, le Forze di difesa israeliane, finora sono stati bombardati più di 750 obiettivi nella Striscia: dozzine di agenti terroristici e diversi comandanti di alto livello, quattro grattacieli utilizzati come strutture militari di Hamas, decine di tunnel e bunker, quasi 200 lanciarazzi sepolti, dozzine di impianti di produzione di razzi.

Poco dopo l’inizio dell’assalto aereo israeliano della notte passata, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha assicurato che Hamas pagherà un prezzo molto alto per aver sparato circa 2mila razzi contro Israele. “Ho detto che avremmo preteso un prezzo molto alto da Hamas e dalle altre organizzazioni terroristiche. Lo stiamo facendo e continueremo a farlo con grande forza “, ha dichiarato. “Questa operazione proseguirà per tutto il tempo necessario per riportare la quiete e la sicurezza nello Stato di Israele”, ha assicurato.

I razzi lanciati da Gaza avrebbero ucciso 9 israeliani, tra cui un bambino di 5 anni colpito da un frammento a Sderot, due donne,  di 87 e 50 anni, ferite mentre correvano verso un rifugio antiaereo, e un soldato colpito da un missile al confine con Gaza. Dozzine di israeliani sono rimasti feriti e degli anziani ha subito attacchi di cuore causati dalle sirene dei raid aerei.

La maggior parte dei razzi è stata lanciata da Hamas verso il sud di Israele, in particolare contro le città di Ashkelon, Sderot e le piccole di confine. Dei razzi sono stati lanciati anche verso il centro, nell’area metropolitana di Tel Aviv, compreso l’aeroporto internazionale Ben Gurion. In seguito all’attacco israeliano della notte passata, Hamas ha ripreso con i suoi attacchi missilistici contro le città nel centro e nel sud di Israele meridionale e centrale. Molti dei razzi non arrivano a destinazione. Israele è dotato di un sistema di intercettazione dei missili, Iron Dome, che consente di individuarli e farli atterrare in aree aperte. Alcuni, però, sarebbero finiti in aree abitate all’interno dei confini della Striscia.

Non è invece avvenuta l’invasione via terra dell’esercito israeliano, come aveva inizialmente affermato l’Idf. Un problema nella comunicazione su cui i militari stanno indagando, ha riferito il portavoce Hidai Zilberman. Le truppe, comunque, sono pronte per un’incursione. Non sono entrate nella Striscia di Gaza, ma risultano posizionate al confine, su territorio israeliano, con carri armati e cannoni di artiglieria. Il portavoce dell’Idf ha affermato che oggi i militari continueranno ad attaccare Hamas e obiettivi della Jihad islamica palestinese nella Striscia.

Intanto continua a salire il numero dei morti e dei feriti, in particolare tra i palestinesi. Secondo il ministero della salute di Gaza, che è gestito da Hamas, sono aumentate a 115 le vittime, 27 delle quali bambini.

Gli sforzi internazionali per il cessate il fuoco, guidati principalmente dall’esercito egiziano e dalle Nazioni Unite, non hanno compiuto progressi. I leader israeliani non hanno intenzione di fermarsi fino a quando non avranno raggiunto i loro obiettivi.

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