Fonte foto: Wikimedia

Narcotizzata e abusata dopo un incontro tra imprenditori del settore farmaceutico. La vittima è una studentessa di 21 anni dell’università Bocconi di Milano. E probabilmente non è l’unica. Tutto è partito dalla denuncia della giovane. Aveva partecipato all’evento per proporsi come stagista, ma dopo un caffè avrebbe perso i sensi e, ai carabinieri della compagnia Porta Monforte, ha raccontato di essersi risvegliata la mattina successiva stordita e con addosso gli abiti del giorno prima.

I carabinieri hanno arrestato per sequestro di persona, lesioni aggravate e violenza sessuale aggravata l’amministratore unico di una nota società farmaceutica, un 50enne nella cui abitazione, qualche giorno dopo la denuncia, i militari dell’Arma hanno trovato due confezioni di Bromazepam, un ansiolitico che contiene benzodiazepine. Le immagini delle telecamere e il gps dello smartwatch indossato dalla studentessa hanno contribuito a delineare la dinamica dei fatti.

Stando a quanto ricostruito dagli investigatori dell’Arma, l’imprenditore dopo aver invitato la vittima a casa, l’avrebbe drogata versando nel caffè e in un succo d’arancia le benzodiazepine. L’avrebbe poi violentata e fotografata per diverse ore. Le immagini sono state trovate dai carabinieri sul cellulare dell’uomo. Sui telefoni e pc sequestrati all’indagato sono state trovate tracce di altre violenze. Gli inquirenti ipotizzano che il 50enne utilizzasse lo stesso metodo anche per abusare di altre donne.

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