Fonte foto: twitter

Istruzione limitata, divieto di indossare alcuni tipi di abiti, restrizioni alla libertà di muoversi. Finire di nuovo sotto il controllo dei talebani significa questo per le donne afghane, che sono scese in strada per opporsi all’avanzata dei fondamentalisti islamici. Nei giorni in cui le forze armate straniere hanno lasciato il Paese, hanno marciato lungo le strade di città nel nord e nel centro dell’Afghanistan imbracciando fucili.

La manifestazione più partecipata a Ghor, dove centinaia di donne, sfilando con le armi lungo le strade del centro, hanno cantato slogan contro i talebani. “C’erano alcune donne che volevano solo ispirare le forze di sicurezza, solo simbolicamente. Ma molte altre erano pronte ad andare sui campi di battaglia”, ha affermato Halima Parastish, capo della direzione delle donne a Ghor, nella dichiarazione riportata da the Guardian. “Io e alcune altre donne – ha aggiunto – abbiamo detto al governatore, circa un mese fa, che siamo pronte per andare a combattere”. “Non voglio che il Paese sia sotto il controllo di persone che trattano le donne come fanno loro. Abbiamo preso le armi per dimostrare che se dobbiamo combattere lo faremo”, ha poi dichiarato una giornalista.


Da maggio sarebbero 50 i distretti invasi dai talebani sui circa 400 totali del Paese. I soldati statunitensi nei giorni scorsi hanno lasciato il Paese in largo anticipo rispetto alla data dell’11 settembre 2021 annunciata dal presidente Usa, Joe Biden: da un giorno all’altro hanno abbandonato Bagram, la base aerea a nord di Kabul che rappresentava il cuore simbolico dell’ operazione militare in Afghanistan. E sarebbero ancora pochi i militari rimasti dei Paesi alleati.

Con la partenza dei contingenti stranieri, lo Stato centrale afghano sembra non avere la forza per combattere l’avanzata dei talebani. Nei giorni scorsi dei soldati delle forze di sicurezza afghane sono stati costretti a rifugiarsi in Tagikistan per sfuggire a un attacco dei talebani. E la possibilità che il Paese posso finire sotto il loro controllo spaventa le donne, che non vogliono perdere le libertà conquistate fino ad oggi.

Se vuoi sostenere tell, inviaci una donazione o scrivici a info@tellonline.it per la tua pubblicità sul nostro sito.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here