Fonte foto: screenshot video

Il presidente della Tunisia, Kais Saied, sospende il parlamento e prende il controllo del Paese. La decisione è stata accolta con favore da quella parte del popolo tunisino che nella giornata di ieri ha marciato lungo le strade di diverse città per protestare contro il partito al governo, Ennahda, partito di ispirazione islamista ritenuto dai manifestanti responsabile della cattiva gestione economica del Paese, della corruzione e incapace di gestire la pandemia da coronavirus.


Dopo l’annuncio di Saied, cortei e caroselli hanno invaso la capitale, Tunisi, per festeggiare.


La mossa del presidente Saied è stata invece bollata come “colpo di stato” dal presidente del parlamento, Rached Ghannouchi, leader di Ennahda. Nonostante la sospensione dei poteri del parlamento, stamattina Ghannouchi avrebbe voluto convocare una seduta dell’assemblea, ma il suo ingresso nel palazzo è stato bloccato dall’esercito. Fuori al parlamento si sono registrati scontri tra i sostenitori di Saied e quelli dell’Ennahda.

Saied, eletto presidente della Tunisia nel 2019, ha affermato che le sue azioni sono in linea con la costituzione: “La costituzione non consente lo scioglimento del parlamento, ma consente la sospensione dei suoi lavori”, ha detto, citando l’articolo 80 che consente tale misura in caso di “pericolo imminente”. Saied ha poi annunciato che formerà un nuovo governo e che provvederà a nominare il suo premier.

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