Non è solo un Afghanistan che si trincera nel terrore, che attende di capire se la svolta moderata dei talebani sia reale. C’è una parte del Paese che vuole opporsi ai talebani. Le manifestazioni in strada delle ultime ore sono espressione di chi non vuole sottomettersi. E c’è chi si prepara alla resistenza e lancia un appello alla popolazione, alle forze internazionali a unirsi alla lotta. Sono i nazionalisti di Ahmad Shah Massoud, il leader degli anti-talebani dell’Alleanza del Nord ucciso in un attentato terroristico due giorni prima degli attacchi del 2001 agli Stati Uniti d’America. Ieri il figlio, Ahmad, 32 anni, leader del Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan, ha lanciato un appello attraverso le pagine del Washington Post.
Ahmad Massoud, consapevole che le risorse a disposizione non saranno sufficienti per combattere contro i talebani, chiede supporto alle forze internazionali. “Le nostre forze militari e la logistica non saranno sufficienti – scrive –. Si esauriranno rapidamente a meno che i nostri amici in Occidente non trovino un modo per rifornirci senza indugio. Gli Stati Uniti e i loro alleati hanno lasciato il campo di battaglia, ma l’America può ancora essere un “grande arsenale di democrazia”, come disse Franklin D. Roosevelt quando venne in aiuto degli inglesi assediati prima dell’ingresso degli Stati Uniti nella seconda guerra mondiale“.
Massoud sostiene di avere “scorte di munizioni e armi” raccolte dal momento dell’uccisione del padre, “perché – dice – sapevamo che questo giorno sarebbe arrivato“. Riferisce che alla loro lotta si stanno unendo afghani che hanno risposto al loro appello di unirsi alla resistenza e quei militari dell’esercito afghano “disgustati dalla resa dei loro comandanti e ora si stanno dirigendo verso le colline del Panjshir con il loro equipaggiamento. Anche gli ex membri delle forze speciali afgane si sono uniti alla nostra lotta“. Ma non basta.
“Supplico – è l’appello del giovane Massoud – gli amici dell’Afghanistan in Occidente di intercedere per noi a Washington ea New York, presso il Congresso e presso l’amministrazione Biden. Intercedano per noi a Londra, dove ho completato i miei studi, e a Parigi, dove la memoria di mio padre è stata onorata questa primavera con l’intitolazione di un sentiero per lui nei giardini degli Champs-Élysées“. “I talebani – avverte – non sono un problema solo per il popolo afghano. Sotto il controllo dei talebani, l’Afghanistan diventerà senza dubbio il punto zero del terrorismo islamico radicale; complotti contro le democrazie saranno ancora una volta orditi qui“.
Carovane di auto e moto con le bandiere dell’Alleanza del Nord stanno attraversando il Panjshir, terra d’origine del generale Massoud, epicentro del Fronte nazionale della resistenza. Sono il giovane Massoud e i suoi combattenti, che voglio far sapere al popolo che ci sono anche loro, la resistenza ai talebani.
Visualizza questo post su Instagram
Se vuoi sostenere tell, inviaci una donazione o scrivici a info@tellonline.it per la tua pubblicità sul nostro sito.