Tiziana Cantone. Fonte foto: Facebook

Il suo corpo nel 2016 fu trovato privo di vita nella villetta dove abitava con la madre in provincia di Napoli, a Mugnano. Il caso fu da subito bollato come un suicidio. Tiziana Cantone aveva 31 anni. Era vittima di revenge porn: un video privato che la ritraeva in momenti intimi fu pubblicato sul web senza il suo consenso e divenne virale. Non riusciva a sopportare più il peso degli insulti, di quella violazione subìta, questo il movente con cui si spiegò il gesto estremo. Oggi, a distanza di 5 anni, si fa strada l’ipotesi dell’omicidio.

Tiziana Cantone sarebbe stata uccisa. Strangolata con la pashmina trovata stretta al suo collo, sulla quale sono state poi trovate tracce di dna maschile. La madre di Tiziana, Maria Teresa Giglio, lo diceva da tempo. E ora, come anticipato dal Mattino, i risultati di una nuova perizia hanno portato la procura di Napoli a riaprire il caso. Si indaga per omicidio volontario: un fascicolo è stato aperto contro ignoti.

Il nuove esame sul corpo della vittima è stato eseguito dal medico legale nominato come consulente nel processo di Meredith Kercher, il professor Mariano Cingolani, docente ordinario di Medicina legale dell’Università di Macerata. Sulla base della sua perizia, Tiziana Cantone sarebbe stata strangolata dopo una colluttazione. Il killer avrebbe usato la pashmina, poi attaccata a una panca per mettere in scena il suicidio.

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