Fonte foto: schreenshot video

Degli studenti si sono barricati nelle aule, altri sono si sono lanciati fuori dalle finestre. In 6, purtroppo, sono stati uccisi e 28 sono rimasti feriti. E’ questo il bilancio di una sparatoria avvenuta nell’università della città di Perm, in Russia.


L’aggressore è stato ferito durante uno scontro a fuoco con il primo poliziotto intervenuto sul posto. L’agente lo ha bloccato e disarmato. Si tratta di uno studente. Addosso aveva una pistola e un coltello. Dietro la sua azione omicida non ci sarebbero motivi religiosi o politici, ma odio, così profondo da spingerlo a impugnare una pistola e a uccidere chiunque avesse a tiro.

“Ci ho pensato a lungo, sono passati anni e mi sono reso conto che era giunto il momento di fare ciò che sognavo”, era scritto su un account social a lui attribuito che è stato successivamente rimosso. Lo riporta l’agenzia di stampa Reuters.

Il presidente russo, Vladimir Putin, ha dichiarato: “Una grande perdita, non solo per le famiglie che hanno perso i loro figli, ma per il Paese intero”.

Lo scorso maggio in Russia si era verificata un’altra sparatoria in una scuola: nella città di Kazan nove persone furono uccise, altre 21 rimasero ferite. Fu arrestato un ex studente di 19 anni.

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