Fonte foto: screenshot video

Liverpool aveva appena cominciato a celebrare i caduti di guerra nella giornata del Remembrance Sunday, quando nel parcheggio di un ospedale ginecologico ieri un taxi è esploso ed è stato divorato dalle fiamme. “Un attentato terroristico”, lo ha definito la polizia. Un attentato da cui è riuscito a salvarsi il tassista, che si è lanciato fuori dall’abitacolo prima che le fiamme lo incenerissero. Mentre è morto il passeggero, rimasto nell’auto avvolta dal fuoco.

I filmati registrati dalle telecamere di videosorveglianza documentano il momento della deflagrazione: si vede il taxi arrivare, poi lo scoppio non appena l’auto frena e un uomo uscire incolume dal lato passeggero lasciando dietro di sé la portiera aperta prima che la macchina iniziasse a prendere fuoco. Lo stesso uomo – presumibilmente il tassista – è stato filmato dalla finestra di una stanza dell’ospedale mentre, negli attimi successivi, con le mani nei capelli guarda a distanza il taxi bruciare fino a quando il personale ospedaliero non arriva a soccorrerlo.


A saltare in aria, secondo una prima ricostruzione dell’antiterrorismo, è stato un esplosivo che sarebbe stato prodotto dalla stessa vittima, un soggetto già noto alle forze dell’ordine e di cui non è stata resa nota l’identità. La polizia sta effettuando da ieri controlli e perquisizioni in varie zone della città e ha arrestato 4 giovani di 20, 21, 26 e 29 anni.


Nel pomeriggio si è svolta una riunione del Cobr, il comitato per le emergenze gravi, presieduta dal premier Boris Johnson. “La polizia ha confermato che questo viene trattato come un attacco terroristico e, mentre le indagini continuano a ritmo serrato, capirete che non posso commentare i dettagli del caso o la sua motivazione”, ha detto Johnson a margine dell’incontro. Ha poi annunciato che “il Centro congiunto di analisi del terrorismo indipendente sta oggi aumentando il livello di minaccia del Regno Unito da sostanziale a grave, il che significa che un attacco è altamente probabile”.

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