“Inizia con dolore questo nuovo giorno di ricerche: dopo 30 ore senza pausa i vigili del fuoco hanno individuato i corpi senza vita di 4 dei 6 dispersi”. Così i vigili del fuoco hanno comunicato il ritrovamento tra le macerie a Ravanusa degli altri dispersi nel crollo della palazzina avvenuto sabato sera nel comune dell’Agrigentino.
Si continua a scavare, dunque, mentre si prova a dare una spiegazione a un disastro che ha tolto la vita finora a 7 persone. Le vittime recuperate oggi sono una persona non ancora identificata, una donna al nono mese di gravidanza, Selene Pagliarello, il marito, Giuseppe Carmina, e il suocero, Angelo Carmina, che abitava al terzo piano con la moglie Enza Zagarrio, il cui corpo senza vita era stato ritrovato ieri. I loro nomi si aggiungono a quelli di Pietro Carmina e Liliana Minacori. Due invece le donne sopravvissute, Rosa Carmina e Giuseppina Montana.
Il colonnello Vittorio Stingo, comandante provinciale dei carabinieri di Agrigento, arrivato sul luogo della strage, ad Adnkronos ha detto che l’esplosione sarebbe stata causata da un “accumulo di gas sotterraneo”. I carabinieri avrebbero acquisito il verbale di un intervento di manutenzione ordinaria effettuata pochi giorni fa su sull’impianto della rete di gas metano dal quale non sarebbe emerso alcuna anomalia.
Lo scoppio ha sgretolato uno stabile abitato di 4 pani, ed è stato così forte da buttare a terra un secondo palazzo e da danneggiare gravemente altri edifici vicini. Per stabilire la causa dell’esplosione bisogna attendere gli accertamenti che stanno conducendo gli inquirenti sul caso.
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