Fonte foto: Eric Zemmour - Facebook

In televisione aveva definito “ladri”, “stupratori” e “assassini” i migranti minorenni non accompagnati. L’aspirante candidato alla presidenza francese di estrema destra, Eric Zemmour, è stato condannato per incitamento all’odio. La sanzione che gli è stata comminata ammonta a 10mila euro.

A settembre del 2020 a CNews, intervenendo come opinionista su un accoltellamento da parte di un giovane immigrato pakistano radicalizzato, sui minori stranieri disse: “Tu pensi a questi bambini che soffrono, io penso alle donne violentate da queste persone, alle donne che vengono uccise da queste persone, al popolo francese troppo brutalizzato e traumatizzato da queste persone”. E aggiunse: “Non devono entrare, perché questo significa un ladro, uno stupratore, un assassino che perseguita i francesi”.

Zemmour commenta la decisione odierna del tribunale ribadendo, in una nota, le sue parole: “La verità – afferma – è che questi ‘minori isolati’, che spesso non sono né minori né isolati, si caratterizzano per la loro presenza irregolare sul nostro territorio e per la loro forte propensione alla delinquenza”. E definisce il provvedimento del tribunale “la condanna di uno spirito libero da parte di un sistema giudiziario invaso da ideologi”.

Annunciando che presenterà ricorso,  Zemmour accusa il sistema giudiziario francese di “fabbricare delitti di opinione in maniera industriale. C’è – conclude – “un urgente bisogno di cacciare l’ideologia dai tribunali”.

Già condannato due volte per incitamento all’odio, è noto per le sue posizioni contri gli immigrati e l’Islam. Ha annunciato la sua intenzione di candidarsi alla presidenza della Francia, ma per l’ufficialità dovrà raccogliere 500 firme da funzionari eletti in tutta la Francia entro la metà di marzo, così come prevede la procedura francese.

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